Da oggi 17 regioni gialle

Diciassette regioni in giallo, quattro in arancione, nessuna in rosso e nessuna in bianco, molte zone ‘critiche’. E’ il nuovo quadro dell’Italia a colori, da oggi, lunedì 8 febbraio, sul fronte della lotta alla pandemia, dopo le ultime valutazioni del Comitato tecnico scientifico e in seguito alle decisioni di presidenti di Regione e sindaci che, con proprie ordinanze, sono intervenuti per cercare di frenare i nuovi contagi.

Preoccupano soprattutto le varianti Covid (Trovati casi di variante inglese in scuole delle Marche) ed anche gli assembramenti, registrati soprattutto nelle grandi città.

Il tasso di positività nazionale risale al 5,6%. Altri 270 i morti.

Dopo i pienoni nei locali e gli assembramenti nelle città del primo sabato giallo, il ministro Speranza   avverte che “serve massima prudenza”.

Da oggi l’Alto Adige è tornato in “lockdown”. Sono chiusi negozi, bar e ristoranti, mentre le scuole sono in Dad, aperti invece nidi e asili. È vietato lasciare il Comune di residenza se non per motivi di lavoro, studio, salute o esigenze di necessità. Per le attività produttivi si raccomanda l’utilizzo della mascherine Ffp2 e test periodici. L’ordinanza del governatore Aeno Kompatscher ha una durata di tre settimane. L’attività motoria all’aperto è consentita, dalle 5 alle 20, in forma individuale e nel rispetto delle norme su distanziamento (due metri da persone non conviventi) e mascherine. Muovendosi a piedi o in bicicletta, è possibile anche superare i confini comunali. E’ consentita la vendita da asporto sino alle ore 20 e la consegna a domicilio sino alle ore 22. Le strutture ricettive non possono più ospitare turisti, ma solo per chi si sposta per lavoro. Restano aperti gli esercizi che vendono generi di prima necessità, che comunque dovranno essere chiusi la domenica. Da oggi medie e superiori sono in Dad, le elementari da giovedì 11 febbraio, mentre settimana prossima sono in programma le tradizionali ferie di Carnevale. Per tutti le lezioni in presenza riprendono il 22 febbraio, mentre commercio e ristorazione resteranno chiusi ancora una settimana.

In Umbria, tutta la provincia di Perugia, e sei Comuni in provincia di Terni, invece, sono entrati in zona rossa. La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha firmato l’ordinanza che rimarrà in vigore fino al 21 febbraio, dopo una riunione in cui ha illustrato il provvedimento ai sindaci dei comuni coinvolti.Si tratta delle misure di fascia rossa prevista dal dpcm del 14 gennaio,”rafforzata” da ulteriori strette. La decisione è stata presa “alla luce dell’aumento del numero di casi Covid in alcuni territori umbri, nonchè l’accertata circolazione nel territorio regionale di due varianti del virus”. I comuni in zona rossa in provincia di Terni sono Amelia, Attigliano, Calvi dell’Umbria, Lugnano in Teverina, Montegabbione e San Venanzo.

Il restante territorio regionale rimarrà  in zona arancione.

L’ordinanza regionale, oltre alle norme della fascia rossa, prevede che “nei Comuni specificati saranno sospesi tutti i servizi socioeducativi per la prima infanzia – fino a 36 mesi di eta’ –  pubblici e privati e i servizi educativi delle scuole dell’infanzia, statali e paritarie, mentre le classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, svolgeranno esclusivamente le lezioni con modalità a distanza (Dad)”.

Ventisette Comuni del Basso Molise in zona rossa: lo ha deciso il presidente della Regione Donato Toma con una ordinanza su indicazione dell’Asrem. La decisione è stata presa dopo che nei giorni scorsi altri piccoli comuni della zona erano già finiti in regime ristretto.

Si tratta di Termoli, Acquaviva Collecroce, Casacalenda, Castelmauro, Civitacampomarano, Colletorto, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Mafalda, Montecilfone, Montefalcone del Sannio, Montemitro, Montenero di Bisaccia, Montorio nei Frentani, Palata, Petacciato, Portocannone, Ripabottoni, Rotello, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano, Tavenna e Ururi.

Provvedimenti simili anche in altri centri di diverse regioni (dalla Lombardia alla Sicilia). In Abruzzo gli studenti delle scuole superiori di secondo grado torneranno alla didattica a distanza, mentre a Pescara lezioni in presenza sospese in tutte le scuole.

Intanto, dopo due settimane di zona arancione, tra proteste e polemiche per un ‘declassamento’ ritenuto eccessivo (la Regione aveva presentato anche un ricorso al Tar), la Sardegna è tornata in giallo, con la possibilità per una serie di attività commerciali, in particolare bar e ristoranti, di riaprire i battenti anche se con l’orario di chiusura confermato alle 18.

Nelle Marche l’elevata contagiosità della variante inglese del Covid-19 ha messo sotto i riflettori dell’Asur e della sanità marchigiana i casi rilevati a Castelfidardo, Tolentino e Pollenza. In particolare nelle scuole di Tolentino si sono registrati 2 casi certi e un altro di elevato sospetto che coinvolgono anche un lavoratore presso una Pelletteria di Tolentino. Un altro caso positivo si registra nella prima media della Scuola Vincenzo Monti di Pollenza.

Per monitorare immediatamente l’andamento dell’epidemia che risulta particolarmente contagiosa, predisposto un drive through presso il piazzale davanti alla Piscina comunale di Tolentino, per sottoporre a tampone molecolare gli studenti dell’Istituto Lucatelli, dell’Istituto Martin Luther King e tre classi della prima media di Pollenza.

LA NUOVA MAPPA DA OGGI, LUNEDì 8 FEBBRAIO

ZONA GIALLA  – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,

Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di

Trento, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto.

ZONA ARANCIONE – Provincia Autonoma di Bolzano (che comunque ha deciso in autonomia di attuare il lockdown), Puglia, Sicilia, Umbria.

ZONA ROSSA – Nessuna Regione, ma restrizioni mirate in vari Comuni e Province.

ZONA BIANCA – Nessuna Regione

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