La ricchezza delle famiglie è in calo ma “l’indebitamento è contenuto, soprattutto tra i meno abbienti”. E’ quanto emerge dal rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d’Italia, secondo cui “nei primi nove mesi del 2011 la ricchezza netta delle famiglie italiane è diminuita. Come nel resto dell’Europa, il calo si è concentrato nella componente finanziaria, soprattutto a causa della diminuzione dei prezzi di mercato delle attività finanziarie lorde, mentre la ricchezza reale è rimasta invece stabile”.
“La ricchezza netta complessiva – aggiunge Via Nazionale – è prossima a circa 8 volte il reddito disponibile, un livello elevato nel confronto internazionale. E i debiti finanziari delle famiglie italiane in rapporto al reddito disponibile rimangono bassi nel confronto con gli altri principali Paesi”.
Uno spiraglio di luce la Banca d’Italia lo intravede sul fronte dei conti pubblici dove il rapporto debito-Pil dovrebbe iniziare a diminuire già dal 2013. “Nostre simulazioni – sottolinea Via Nazionale – che ipotizzano la piena efficacia degli interventi governativi, mostrano che il rapporto debito-Pil comincerebbe a ridursi già nel 2013, anche qualora il costo del debito aumentasse e la crescita risultasse inferiore alle attese”.