Un vasto giro di evasione fiscale nell’edilizia e’ stato scoperto dalla GdF di Siena che ha denunciato 34 persone attive nel settore. Accertato l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 3 milioni di euro. I 34 indagati avrebbero dato luogo ad un collaudato meccanismo fraudolento dedito all’emissione di fatture per operazioni mai realizzate. Le Fiamme Gialle hanno scoperto che molti clienti di una ditta sulle Crete Senesi avevano indicato importi fatturati superiori rispetto a quelli segnalati dalla stessa ditta fornitrice. Il campanello d’allarme ha avuto poi conferma dal momento che i militari, una volta giunti presso la sede legale dell’impresa, non hanno trovato alcuna ditta, con cio’ significando che la stessa fosse in realta’ una vera e propria “cartiera”, ovvero un’impresa priva di qualsiasi struttura imprenditoriale, di dipendenti e di beni strumentali: unico “ruolo” era, appunto, emettere fatture per operazioni inesistenti a favore di altre imprese attive nello stesso comparto per far loro evadere le imposte.
Infatti i documenti fiscali falsi permettevano di abbattere i ricavi e di detrarre l’Iva. Ben 31 le imprese ‘reali’, compiacenti, che hanno beneficiato della fatturazione finta da parte della societa’ cartiera. Tra i denunciati i due rappresentanti dell’impresa edile, padre e figlio, e i 32 titolari delle imprese che hanno frodato i, fisco usando le fatture false. Per 16 indagati e’ scattato il sequestro complessivo per circa 160.000 euro di controvalore, fra cui 17 conti correnti, due auto, tre autocarri, un motociclo, un immobile e quote societarie. Gli altri hanno chiesto ed ottenuto l’accertamento con adesione agli uffici finanziari con relativa rateizzazione ed impegno al pagamento delle imposte evase.