Andrea Camilleri (d) con il Montalbano dello schermo, Luca Zingaretti (s), durante la festa di compleanno nella sede Rai di Via Asiago per i novanta anni di Camilleri, Roma, 7 settembre 2015. ANSA/ ANGELO CARCONI

“Il Commissario Montalbano”: dove è girato “Il metodo Catalanotti”

Dopo 22 anni di indagini che hanno tenuto incollati gli spettatori di tutto il mondo alla Tv, cala il sipario su “Il Commissario Montalbano”. L’ultimo episodio della fiction televisiva, “Il metodo Catalanotti”, tratto dall’omonimo romanzo dello scomparso Andrea Camilleri, dovrebbe segnare la fine del successo dell’eroe Salvo sul piccolo schermo.

Anche questo episodio è stato ambientato nella Sicilia di Camilleri, esattamente tra Ragusa e Agrigento. Anche questa volta, dunque, alcune delle più suggestive – e ormai rinomate – location viste in Tv sono le protagoniste indiscusse.

In questo episodio Salvo deve indagare sulla morte di Carmelo Catalanotti, un uomo amante del teatro con una vera passione per le scene, ma anche una “figura complessa, e segreta, di artista e di usuraio insieme”, lo descrive Sellerio, l’editore del romanzo . Ma il giallo si colora di rosa – o forse sarebbe meglio dire di rosso -, perché questa volta una giovane “picciotta” a capo della scientifica farà innamorare il commissario tutto d’un pezzo, con una passione che non provava da anni e che credeva non sarebbe mai più riuscito a provare. E Livia, che fine farà? Staremo a vedere. Intanto, pensiamo alle splendide location che fanno da sfondo a “Il metodo Catalanotti” e che la giovane poliziotta impara a conoscere.

Naturalmente c’è Vigàta, la città immaginaria in cui si svolgono molte delle avventure del Commissario Montalbano. Vigàta non è una località ben precisa, ma per crearla sono stati scelti diversi Comuni della Sicilia Sud orientale. “C’è Licata vicino, e così ho pensato: Vigàta”, aveva spiegato Camilleri in un’intervista.

Poi c’è l’appartamento di Salvo, che si trova a Punta Secca, un piccolo borgo marinaro  frazione di Santa Croce Camerina. Questa località si trova tra Marina di Ragusa e Scoglitti e, specialmente durante il periodo estivo, è una meta turistica molto frequentata (soprattutto grazie al successo della fiction). L’edificio in cui si trova l’appartamento con la splendida terrazza “pieds dans l’eau” – set di una scena piccante – è in realtà un bed and breakfast.

Il commissariato in cui lavorano il protagonista, Salvo, con i collaboratori Mimì Augello, Giuseppe Fazio e Agatino Catarella, si trova nella cittadina immaginaria di Montelusa e corrisponde al Municipio di Scicli (in provincia di Ragusa). La stanza del questore Luca Bonetti è in realtà l’ufficio del Sindaco di Scicli. Molte scene ambientate a Montelusa sono state realizzate ad Agrigento.

E poi c’è la trattoria fronte mare preferita da Salvo, dove ama pranzare solo e rigorosamente in silenzio. Tranne questa volta, perché di cose da dire alla giovane collega ne ha tante. La trattoria con la terrazza di legno gialla e azzurra si chiama “Enzo a mare” e si trova anch’essa a Punta Secca. Una volta era conosciuta come “Lo chalet” quando era ancora un tipico locale da spiaggia, ma grazie al successo della serie Tv ora è diventato un ristorante ricercato, che propone piatti a base di pesce fresco. È sempre affollato di turisti curiosi di vedere la terrazza dove pranza spesso il Commissario Montalbano.

Sulla malinconia del commissario, si chiude il racconto dedicato alla passione per il teatro (che è quella dello stesso autore) e alla passione amorosa.

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