Ciò che fino a poche ore fa sembrava assolutamente improbabile ora è diventata una possibilità che potrebbe verificarsi nei prossimi giorni: il premier Mario Draghi starebbe studiando il modo attraverso cui apportare una mini-rivoluzione al dicastero della Salute. Ma il presidente del Consiglio non può dimissionare i ministri e perciò – stando a quanto appreso e riportato da Il Messaggero – starebbe tentando di convincere Roberto Speranza a dire addio al suo attuale ruolo per accettare poi un nuovo incarico. Il presidente del Consiglio teme che la questione possa surriscaldare gli animi all’interno della maggioranza e, prima che il pressing del centrodestra diventi insostenibile, vorrebbe porre rimedio. Infatti Forza Italia e Lega da sempre hanno espresso più di qualche perplessità sulla conferma dell’esponente di Liberi e uguali: Speranza non intende mollare, ma l’ex numero uno della Bce si sarebbe ormai rassegnato in seguito a una serie di errori replicati anche nel corso dei primi mesi del nuovo esecutivo.

Il premier vista l’insofferenza  espressa da Lega e Forza Italia nei confronti di Speranza  starebbe avviando un forte pressing per convincere lo stesso Speranza alle dimissioni, non potendo come capo del Governo sostituirlo di sua iniziativa.

Durante l’ultima conferenza stampa Draghi rivolgendosi a Salvini aveva dichiarato: ‘Speranza l’ho voluto nel mio Governo e lo stimo molto’.

In realtà al ministro della salute vanno rimproverati: il mese di ritardo per allungare i tempi della somministrazione della seconda dose, le chiusure a oltranza, la mentalità rigorista, la melina sulle riaperture, l’inchiesta a Bergamo sullo scoppio della pandemia, il libro ‘Perché guariremo’,  scritto e poi ritirato, la confusione sulla campagna vaccinale e le difficoltà di rapportarsi positivamente e in maniera collaborativa con i presidenti di Regione. Senza dimenticare il mancato aggiornamento del piano pandemico e le inchieste sulle mascherine e sui ventilatori polmonari. E per ultimo l’inchiesta sul report dell’Oms scomparso. Il direttore vicario dell’Organizzazione mondiale della sanità avrebbe incontrato Goffredo Zaccardi, capo di Gabinetto del ministro Speranza: “Dice di vedere se riusciamo a farlo cadere nel nulla. Se entro lunedì nessuno ne parla vuole farlo morire. Altrimenti lo riprendiamo insieme”.

Mario Draghi potrebbe provare a convincere Roberto Speranza a lasciare il ruolo di ministro della Salute, proponendo in cambio un nuovo incarico in Europa o all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

In questo modo si garantirebbe a  Roberto Speranza un’uscita di scena dignitosa senza provocare  fratture all’interno della maggioranza che sostiene l’esecutivo.