Nel 2020 l’economia dell’area dell’euro e’ stata colpita da un “grave shock di natura eccezionale” per effetto della pandemia di coronavirus. E’ quanto afferma Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea nel Rapporto annuale dedicato al 2020. “Nella prima meta’ dell’anno l’attivita’ economica si e’ contratta bruscamente a seguito delle misure di confinamento e della piu’ elevata avversione al rischio. La reazione vigorosa e coordinata della politica monetaria e delle politiche di bilancio, insieme alle notizie positive sui vaccini, ha contribuito a stabilizzare l’attivita’ nella seconda meta’ dell’anno. Nel 2020 il Pil dell’area dell’euro e’ diminuito complessivamente del 6,6 per cento. L’inflazione annua complessiva e’ scesa allo 0,3 per cento dall’1,2 del 2019, soprattutto a causa del calo dei prezzi dell’energia, ma anche per via di fattori connessi alla pandemia”, spiega Lagarde. “I settori piu’ colpiti dalla crisi, tra cui trasporti e attivita’ ricettive, ad esempio, hanno concorso alla flessione dell’inflazione nella seconda meta’ dell’anno”, aggiunge. “La Bce ha allentato notevolmente l’orientamento della politica monetaria per contrastare l’impatto avverso della pandemia sull’economia dell’area dell’euro, adottando un insieme articolato di misure che nel corso dell’anno sono state ricalibrate. Fra queste si annoverano l’introduzione di un nuovo programma temporaneo di acquisto per l’emergenza pandemica, l’allentamento dei criteri di idoneita’ e di altri requisiti applicabili alle garanzie e l’offerta di nuove operazioni di rifinanziamento a piu’ lungo termine”, prosegue la presidente della Bce.
La risposta di politica monetaria, secondo Lagarde, “ha svolto una funzione cruciale di stabilizzazione dei mercati e ha contribuito a scongiurare i gravi rischi posti dalla pandemia al meccanismo di trasmissione della politica monetaria, alle prospettive per l’economia dell’area dell’euro e, in ultima istanza, all’obiettivo della stabilita’ dei prezzi perseguito dalla Bce”. Inoltre, evidenzia la presidente della Bce, “le politiche macroprudenziali hanno avuto come obiettivo il mantenimento del flusso del credito all’economia, mentre la vigilanza bancaria della Bce ha introdotto misure microprudenziali per attenuare l’impatto della crisi e rafforzare la capacita’ di tenuta del settore bancario europeo”. A gennaio il Consiglio direttivo ha avviato un riesame della strategia di politica monetaria della Bce, per assicurare che continui a essere efficace. “Questo esercizio mira ad analizzare nel dettaglio le ricadute dei profondi mutamenti intervenuti dopo l’ultimo riesame condotto nel 2003, fra i quali il calo persistente dell’inflazione e dei tassi di interesse di equilibrio, nonche’ gli effetti della globalizzazione, della digitalizzazione e dei cambiamenti climatici. Nel corso del riesame, che dovrebbe concludersi nella seconda meta’ del 2021, la Bce considerera’ se e come debba conseguentemente adeguare la sua strategia”, sottolinea Lagarde.
La Bce sta vagliando tutte le modalita’ possibili attraverso le quali potrebbe, nell’ambito del proprio mandato, contribuire a limitare le conseguenze economiche e sociali potenzialmente dirompenti dei cambiamenti climatici. “La riflessione riguarda un’attenta analisi di tutte le funzioni di sua competenza, l’individuazione di investimenti sostenibili e responsabili per il fondo pensione e per il portafoglio dei fondi propri della Bce l’attenzione alla propria impronta di carbonio. La Bce ha di recente creato un centro sul cambiamento climatico per dare forma e indirizzo alla propria agenda ecologica”, ha spiegato la presidente della Bce. “Per sfruttare il potenziale innovativo della digitalizzazione, l’Eurosistema ha sviluppato una strategia complessiva per i pagamenti al dettaglio che si concentra sul mettere a disposizione pagamenti istantanei, sviluppare una soluzione di pagamento paneuropea ed esplorare la possibilita’ di un euro digitale. A ottobre 2020 e’ stata avviata una consultazione pubblica sull’euro digitale per assicurare che qualsiasi nuova forma di moneta e di pagamento eventualmente fornita dall’Eurosistema veda inalterata la fiducia del pubblico”, si legge nella dichiarazione di Lagarde. “Nel 2020 la Bce ha intensificato le attivita’ di comunicazione e le iniziative rivolte all’esterno per far fronte alle sfide poste dalla pandemia e per comprendere meglio le preoccupazioni e le esigenze dei cittadini europei riguardo all’economia”, spiega ancora la presidente. “Il 2020 e’ stato un anno caratterizzato da un’intensa attivita’ su temi urgenti, condotta in stretta collaborazione con le istituzioni europee ma anche con altre banche centrali in tutto il mondo per affrontare l’immenso shock esogeno che ha colpito l’economia globale. La Bce si e’ adoperata per dare il proprio contributo”, conclude Lagarde.