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Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho non parteciperà all’incontro online organizzato dal Pd di Napoli.
L’ex procuratore aggiunto di Napoli Franco Mancuso (presidente del Pd napoletano), l’ex procuratore nazionale antimafia e già procuratore di Salerno Franco Roberti (ex assessore regionale della Giunta De Luca ed attuale europarlamentare del Pd). E, persino, il procuratore nazionale antimafia in carica Federico Cafiero De Raho, unico relatore, a quanto pare, a non essere iscritto al Partito Democratico. Sono loro i protagonisti di un dibattito politico organizzato per oggi proprio dal Pd di Napoli, che testimonia, ancora una volta, quanto sia forte il legame tra la sinistra e una parte della magistratura”. Lo dichiara, in una nota, il questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli.
“Per questo – spiega – sorprende e non poco l’anomala presenza del procuratore De Raho, il quale, visto il delicato e importante incarico che ricopre, dovrebbe tenersi lontano da facili strumentalizzazioni politiche ed elettorali; a meno che non sia in procinto pure lui, come il suo predecessore Roberti e tanti altri magistrati, a candidarsi tra le fila del Pd. Non si può non constatare, anche in questo caso, il silenzio di Anm e Csm, sempre pronti ad intervenire, spesso duramente e agitando l’imparzialità del potere giudiziario, quando vi sono brillanti magistrati in odore di candidatura con l’appoggio del centrodestra”.
“Sarebbe altresì interessante – sottolinea – conoscere il parere, al riguardo, dei vertici associativi napoletani di Area e di altre sigle, che ultimamente si sono occupati, guarda caso, di Catello Maresca. E’ il solito e inaccettabile doppiopesismo di alcuni vertici della magistratura italiana, che si preoccupano dell’etica e della moralità dei giudici soltanto quando non sono sponsorizzati dai partiti di sinistra”. “Presenterò -conclude Cirielli- un’interrogazione al Ministro della Giustizia Marta Cartabia per verificare se, ciò che andrà in scena a Napoli, sia consentito dalle norme che regolano il funzionamento e l’imparzialità della magistratura”.
Sono stati gli stessi dem partenopei a farlo sapere aggiornando l’annuncio su Fb senza più il nome del capo della Dna. Al centro dell’incontro, la prevenzione delle infiltrazioni mafiose in vista dell’attuazione del Recovery Plan. Il Pd ha giustificato il dietrofront dell’alto magistrato con «sopraggiunti impegni istituzionali» già comunicati in mattinata agli organizzatori. In realtà, era stato il centrodestra a protestare contro la presenza di Cafiero de Raho in un convegno con tanto di simbolo di partito.
Prima l’ex-deputato Laboccetta, poi segretari regionali della Campania di FdI, FI, Udc e Lega, quindi Edmondo Cirielli bollavano come «anomala» la presenza di Cafiero de Raho all’incontro del Pd. Tanto più che il parterre di relatori si presentava già ricco di magistrati passati alla politica. A cominciare dall’organizzatore Paolo Mancuso, per finire all’ex-superprocuratore Franco Roberti, oggi eurodeputato del Pd.