Le regioni che puntano alla zona gialla e le regole in arrivo

Sono gli ultimi giorni di un’Italia bicolore: dal 26 aprile saranno ripristinate le zone gialle, dopo un mese in cui le regioni italiane si sono barcamenate tra rosso e arancione per effetto dell’ultimo decreto Covid. Decreto che si trova ormai agli sgoccioli, e che sarà presto sostituito da un nuovo provvedimento. Martedì 20 aprile avrà luogo il confronto tra il Cts e le Regioni, in seguito al quale il Consiglio dei ministri potrà stilare le norme del nuovo decreto per le riaperture.

Nelle prossime ore saranno quindi messe nero su bianco le regole preannunciate in conferenza stampa dal premier Draghi, che sostanzialmente andranno a confermare la roadmap delle riaperture, con buona pace del centrodestra che chiede di posticipare il coprifuoco (che dovrebbe restare alle 22) e aprire ristoranti e bar anche al chiuso (cosa improbabile prima del 1° giugno).

Il Cts e il governo dovranno prendere una decisione anche in merito al pass per gli spostamenti tra regioni, sul quale ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. Quel che appare certo, come riporta l’Ansa, è che non si potrà disporre del pass già dal 26 aprile, quindi per quella data ci si potrà spostare verso le regioni rosse e arancioni con l’autocertificazione e uno dei tre documenti in allegato, cioè il certificato vaccinale, quello di avvenuta guarigione o l’esito del tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Ma quali sono le regioni che potrebbero passare in zona gialla dopo il prossimo monitoraggio?

Sono 13, tra regioni e province autonome, le aree interessate da un possibile passaggio in zona gialla dal 26 aprile: si tratta di Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria, Veneto e province autonome di Trento e Bolzano. Per questa fascia di rischio saranno aperti bar e ristoranti sia a pranzo che a cena, ma solo all’aperto, e compatibilmente all’orario del coprifuoco fissato per le 22; dal 1° giugno invece potrebbero restare aperti anche al chiuso, ma solo a pranzo. In zona gialla riaprono anche teatri, cinema, musei e eventi all’aperto.

In zona arancione dovrebbero rimanere Calabria e Sicilia, mentre sono in bilico Basilicata, Campania e Toscana. In queste aree bar e ristoranti resteranno chiusi, ma sarà consentito l’asporto e le consegne a domicilio secondo le modalità finora osservate.

Le regioni che rimarranno in zona rossa, per effetto dell’ultima ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, sono Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta. In zona rossa bar e ristoranti resteranno chiusi al pubblico, mentre le lezioni a scuola si dovrebbero svolgere in presenza fino alla terza media e al 50% di presenze alle superiori.

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