“Abbiamo già inviato una lettera e chiesto un incontro urgente al premier Draghi. Perché davanti abbiamo 16 settimane, dalla primavera all’estate, che saranno decisive per tante categorie. E allora abbiamo bisogno di date certe. Il governo ha detto che il decreto potrà essere modificato in base al cambiamento della situazione epidemiologica. Bene, ma la situazione sta già cambiando, allora facciamolo presto”. Così Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, in un’intervista al Corriere della Sera, a proposito del decreto Covid e dell’orario del coprifuoco. A una domanda sulle parole di Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, che ha detto che il governo ha imbrogliato, Toti ha risposto: “Nelle sue parole c’è tutta l’amarezza per una trattativa in cui speravamo che il nostro contributo sarebbe stato più ascoltato”.
Toti ha precisato: “Qui nessuno vuole essere imprudente o irresponsabile. Nelle ultime 24 ore abbiamo avuto altre 360 vittime in Italia. Noi perciò siamo d’accordo con Palazzo Chigi su questa lenta, parziale, scaglionata riapertura. Ma per esempio penso al 9 maggio, la festa della mamma, una data simbolica per farci un regalo: da qui a quel giorno saranno passate due settimane. Se nel frattempo i dati miglioreranno ancora, se la curva dei contagi, dei ricoveri, della mortalità grazie ai vaccini continuerà a scendere, allora togliamolo del tutto il coprifuoco o perlomeno spostiamolo di un’ora. Perché a me questa scelta del governo sembra avere più un sapore politico che scientifico”.