“Salvini si è imbertinottato. Il leader della Lega si è messo nella scia di Bertinotti”. Lo dice Romano Prodi, fondatore dell’Ulivo, ex premier ed ex presidente della Commissione europea in un’intervista al ‘Corriere della sera’. Intende dire Fausto Bertinotti, il segretario di Rifondazione comunista, al governo con lei nel 1996? “Esatto. Sindrome classica delle coalizioni. Fai una scelta drastica, come quella di Bertinotti di coalizzarsi con l’Ulivo. Poi cominci a perdere consensi e la cosa ti fa diventare matto. E allora alzi la posta. Ti impunti anche sul niente, ogni giorno di più. Ma attenzione: questo fa perdere voti, non guadagnarli”, avverte.
Fa anche cadere i governi. “Nel mio caso sì, perché Bertinotti poteva farlo cadere. Ma Draghi ha molte più riserve. È una grande differenza”. Uno degli ultimi consigli che lei diede a Giuseppe Conte fu di fare presto, perché il tempo stava finendo. E il suo governo è caduto. Consigli a Draghi? “Anche lui deve fare presto. Ma ha più tempo per vedere e mostrare al Paese i risultati positivi della sua azione, anche se tra pochi giorni, poche ore, dovrà presentare il suo piano a Bruxelles. Con Conte si percepiva una tensione montante”, risponde.