E’ corsa alle prenotazioni per il weekend della festa dei lavoratori negli oltre diecimila agriturismo con attivita’ di ristorazione presenti nelle regioni gialle dove e’ possibile il servizio al tavola all’aperto ma sono preparati i cestini per le agriscampagnate da consegnare anche a domicilio e con la possibilita’ di asporto. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti nel weekend del primo maggio con sole cinque regioni arancioni (Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta) mentre la Sardegna resta rossa. La riapertura del weekend e’ molto attesa dopo che le chiusure a singhiozzo dall’inizio della pandemia hanno tagliato i redditi degli operatori agrituristici con perdite di fatturato stimate alla Coldiretti in 1,2 miliardi di euro.
La cucina e’ l’attivita’ piu’ apprezzata dagli ospiti degli agriturismi che conservano ricette della campagna tramandate da generazioni ma sono sempre piu’ diffusi programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking e non mancano attivita’ culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. Se la disponibilita’ di tavoli all’aperto non e’ un problema per gli agriturismi che dispongono di ampi spazi nel verde, a preoccupare e’ invece il limite fissato per il coprifuoco alle 22 poiche’ gli agriturismi sono situati nelle aree rurali e ci vuole tempo per raggiungerli dalle citta’. Un sacrificio pero’ che – conclude la Coldiretti – in molti sembrano disposti ad affrontare anticipando l’uscita per garantirsi una cena nel rispetto della tradizione lontano dagli affollamenti dei locali in citta’.