Dal 2011, ovvero dall’inizio della guerra in Siria, sono morti nel Paese almeno 709 giornalisti, 52 dei quali uccisi in seguito a torture, in attacchi condotti da tutte le parti coinvolte nel conflitto. Lo riferisce un rapporto della Rete siriana per i diritti umani, secondo cui sono almeno 1.563 i professionisti dell’informazione che hanno riportato ferite.
Il rapporto, ripreso dal quotidiano panarabo “Al Arabi al Jadid” e pubblicato in occasione della Giornata mondiale della liberta’ di stampa, sottolinea che cinque dei giornalisti morti erano di nazionalita’ straniera. Tra le oltre 700 vittime, 47 sono state uccise dalle forze del governo siriano, 23 dalle forze russe, 64 dallo Stato islamico (Is), almeno due da Hay’at Tahrir al Sham, 25 dai ribelli del cosiddetto Esercito nazionale siriano, quattro dalle Forze democratiche siriane (Fds) e uno dalla coalizione internazionale a guida Usa.