Catania – “La qualificazione del Medico per la tutela della Salute: Integrazione nel SSR, Umanizzazione, Empowerment, Equità” è il titolo dell’attività di didattica elettiva (ADE) rivolta agli studenti iscritti dal I al VI anno del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Catania. L’ADE ha avuto inizio oggi 6 maggio per concludersi il 20 maggio, a cavallo della visita per l’accreditamento dell’ateneo da parte dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR).
L’attività formativa è coordinata dal Presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia prof. Agostino Palmeri e opera sotto l’egida del comitato scientifico composto dalla prof.ssa Margherita Ferrante, ordinario di Igiene generale e applicata, Direttore Igiene ospedaliera del “Policlinico – San Marco” di Catania, e dal prof. Pieremilio Vasta, Presidente Comitato Consultivo del Policlinico e coordinatore regionale Rete Civica della Salute.
Il percorso realizza una prima risposta concreta alle richieste di aggiornamento degli obiettivi formativi dei futuri medici del Sistema Sanitario Nazionale, richieste da tempo avanzate dal Comitato Consultivo del “Policlinico-San Marco” all’interno del confronto istituzionale tra il Corso di laurea e il suo Comitato di indirizzo, che rappresenta gli stakeholder esterni. Proprio questo confronto e le iniziative che ne discendono sono considerati prioritari dall’ANVUR e pertanto rappresentano un fiore all’occhiello della scuola di medicina dell’ateneo catanese.
“È un primo percorso che consideriamo di grande rilevanza per la formazione dei futuri medici, nato in seno al rapporto istituzionale che vede il Presidente del Comitato Consultivo del Policlinico di Catania quale componente del Comitato d’indirizzo del Corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia”, spiega il prof. Agostino Palmeri. “Le istanze dei cittadini, mediate dagli organismi istituiti dalla legge regionale 5/2009 di riordino e qualificazione del Sistema Sanitario Regionale, i Comitati Consultivi e la Rete Civica della Salute rappresentano per la nostra Università e per la nostra vocazione di medici un irrinunciabile terreno di confronto, dialogo e approfondimento. Siamo convinti che queste tematiche, che derivano dalla relazione con i cittadini, rientrino a pieno titolo negli obiettivi formativi del corso di laurea e, al pari degli spunti che discendono dall’esperienza di chi già opera nel sistema sanitario, rappresentano per i nostri studenti un grande arricchimento, umano e professionale”.
“Il percorso sanitario – aggiunge la prof.ssa Margherita Ferrante – ha come obiettivo primario non solo la presa in carico della malattia, che, ovviamente, è azione indispensabile, ma anche, e soprattutto, la promozione della tutela della salute. Ciò significa che i diversi processi di tipo sanitario non possono prescindere dalla centralità dell’utente, e, dunque, da una relazione fondata su attenzione, ascolto, comunicazione. È pertanto necessaria una piena integrazione tra sanità pubblica, sanità privata, servizi socio-assistenziali, terzo settore, organismi di rappresentanza degli utenti. Si tratta insomma di guardare ad una ‘qualità totale’ della sanità che si fonda sull’adeguatezza delle risorse umane e tecniche dei servizi ma anche sulla capacità di ‘fare squadra’ per consentire all’utente di ‘rimanere sano’ attraverso l’adozione di stili di vita corretti, dall’alimentazione al movimento. Come medico di prevenzione considero fondamentale il corso sulla qualificazione del medico per la tutela della salute che ha l’obiettivo di indicare ai medici di nuova generazione questo approccio orientato all’utente e ai bisogni di salute”.
“L’emergenza Covid-19 ha imposto come effettiva priorità nella tutela della salute che il Servizio Sanitario pubblico sia garantito nella qualificazione continua del sistema formativo della Medicina e delle Professioni Sanitarie”, commenta il prof. Pieremilio Vasta. “La necessaria riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale impone infatti una indispensabile conoscenza degli elementi salienti del processo di aziendalizzazione della sanità, che non è solo gestione del costo bensì corretta interpretazione dei principi di efficacia, efficienza, appropriatezza. Va altresì implementata la formazione alla umanizzazione e all’empatia nella relazione col paziente. Questo riguarda gli operatori e, prima ancora, il management sanitario. Curare la preparazione al saper ‘essere dentro’ il Servizio sanitario è legittima aspettativa di ogni laureato in medicina ed interesse generale della collettività. Auspico la stessa apertura innovativa nelle altre Università siciliane”.
Oltre ai professori Palmeri, Ferrante e Vasta, il corso vede come relatori la dott.ssa Daniela Bordonaro, Direttore UOC Servizio di Psicologia ASP di Catania, la dott.ssa Teresa Boscarino, segretaria del Comitato Consultivo Aziendale del Policlinico, la dott.ssa Monica Castro, Presidente Organismo Indipendente Valutazione dell’Azienda Cannizzaro di Catania, il dott. Salvatore Gullotta, medico di Medicina Generale e Coordinatore provinciale di Catania della Rete Civica della Salute.
Queste le tematiche che saranno affrontate: “Il medico che desiderano i cittadini e che serve alla collettività”, “Il medico di famiglia: presente e futuro di un professionista da rivalutare”, “La valutazione partecipata leva di meritocrazia”, “Dalla qualità alla qualità totale in sanità”, “L’empatia nel processo di umanizzazione della relazione medico-paziente”, “Metodologie di valutazione dell’Umanizzazione”, “La democrazia partecipata nella tutela della salute, bene comune”.