Dopo i continui sbarchi a Lampedusa, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha avuto un colloquio con il commissario europeo per gli Affari Interni, Ylva Johansson, sulla questione migranti. La Lamorgese ha spiegato che l’obiettivo immediato dell’Italia, in attesa della definizione del Patto su immigrazione ed asilo, è attivare entro l’estate un meccanismo temporaneo di solidarietà tra gli Stati europei per il ricollocamento.
La titolare del Viminale ha illustrato al Commissario Johansson i numeri degli arrivi e le previsioni in vista della stagione estiva, che peraltro coincidono con le stime della Commissione Ue.
Alla luce di questi dati, il ministro ha invocato un cambio di rotta immediato in direzione di una maggiore solidarietà nei confronti dell’Italia. Non si possono infatti attendere i tempi del contrastato negoziato in corso sul Patto europeo per l’immigrazione e l’asilo. Serve subito che un gruppo di Paesi – come avvenuto nel settembre del 2019 con l’accordo di Malta cui hanno partecipato anche Francia e Germania – si faccia carico di accogliere automaticamente, sulla base di un meccanismo di quote condivise, i migranti soccorsi in mare.
Per evitare che tutto il peso dei flussi estivi destinati ad aumentare ricada solo sull’Italia. Lamorgese e Johansson hanno poi discusso della missione congiunta a Tunisi programmata per il 20 maggio. Con le autorità tunisine si punterà a cercare un accordo finalizzato a frenare le partenze ed aumentare i rimpatri, a fronte di un sostegno economico – cui parteciperà anche l’Europa – per la ripresa del Paese in forte crisi.
Al termine del colloquio, Johansson ha ringraziato l’Italia per il suo impegno nella gestione dei flussi ed ha riconosciuto che l’Europa deve dare un segnale di solidarietà. “Ho parlato oggi con il ministro Lamorgese – ha affermato la Johansson – e davanti a questa enorme quantità di persone che arrivano in pochissimo tempo c’è bisogno di solidarietà nei confronti dell’Italia e chiedo agli altri Stati membri di sostenere i ricollocamenti. So che è più difficile gestire i flussi migratori durante la pandemia, ma è possibile farlo ed è ora di mostrare solidarietà all’Italia”.