Non si placa la tensione in Medio Oriente, dove negli ultimi tre giorni sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele oltre 1.500 razzi, mentre le forze di difesa israeliane (Idf) proseguono l’operazione “Guardiano delle mura” volta a colpire obiettivi legati ai movimenti Hamas e Jihad islamica. Secondo quanto riferito dal ministero della Salute di Gaza, e’ di almeno 69 morti, tra cui 17 minori e sei donne, l’ultimo bilancio dei raid aerei compiuti dalle Idf nella Striscia di Gaza dall’inizio delle ostilita’, lunedi’ 10 maggio. Sono invece almeno 388 i feriti, che secondo il gruppo palestinese comprendono 115 minori e 50 donne. Le vittime in Israele sono sette, tra cui un militare. Intanto, le autorita’ israeliane hanno proibito l’arrivo di aerei presso l’aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv, dirottandoli verso lo scalo di Ramon, nel sud del Paese. Sul piano militare, oggi saranno presentati ai vertici delle forze armate i piani per un’eventuale operazione terrestre.
Violenti scontri sono divampati questa notte tra ebrei e arabi israeliani nelle citta’ di Lod, Acri, Gerusalemme, Haifa, Bat Yam e Tiberiade, costringendo le forze di sicurezza di Israele a effettuare piu’ di 400 arresti. Lo riferisce il quotidiano israeliano “The Times of Israel”. A Lod, teatro la notte scorsa di forti proteste della popolazione araba, le violenze sono proseguite nonostante le autorita’ avessero imposto un coprifuoco notturno tra le 20:00 e le 4:00. A Gerusalemme, un arabo e’ stato accoltellato e gravemente ferito in un mercato da alcuni ebrei, mentre ad Acri un cittadino ebreo e’ stato assalito e picchiato da arabi con sassi e barre di metallo. A Bat Yam, centinaia di estremisti ebrei hanno vandalizzato proprieta’ di cittadini arabi e attaccato un uomo a bordo di un’automobile. Il primo ministro, Benjamin Netanyahu, ha condannato “l’anarchia” dei manifestanti arabi, qualificandola come “inaccettabile”. Il ministro della Difesa, Benny Gantz, ha qualificato le divisioni interne a Israele come “non meno pericolose di Hamas”. Gli scontri giungono mentre prosegue l’escalation di attacchi tra Gaza e lo Stato ebraico, che hanno causato decine di vittime e centinaia di feriti.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha affermato che “Israele ha il diritto di difendersi” dagli attacchi in corso da parte dell’organizzazione islamica palestinese Hamas e da altri gruppi attivi nella striscia di Gaza. L’inquilino della Casa Bianca ha fatto sapere di aver avuto ieri un colloquio con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “Il mio auspicio e speranza – ha detto Biden – e’ che questo abbia fine prima o poi”. E ha aggiunto: “Israele ha il diritto di difendersi, quando hai migliaia di razzi che volano nel tuo territorio”. Nel corso dei continui raid aerei sull’enclave, intanto, le Forze di difesa israeliane hanno distrutto ieri pomeriggio un nuovo edificio di piu’ di dieci piani nella citta’ di Gaza, ritenuto essere sede di diversi comandanti dei gruppi palestinesi Hamas e Jihad islamica. Secondo i media israeliani, le Idf hanno distrutto l’edificio dopo aver chiesto ai residenti di abbandonarlo. Gli scontri in corso tra Israele e Hamas hanno provocato ad oggi sei morti nello Stato ebraico.
La leadership dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) e del movimento palestinese Fatah ha concordato ieri sera, in un incontro d’urgenza tenuto a Ramallah, di proseguire la “mobilitazione” araba e internazionale per “fermare i criminali attacchi di Israele” a Gerusalemme e a Gaza. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese “Wafa”. I partecipanti alla riunione, presieduta dal presidente dell’Autorita’ nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, hanno sottolineato che “l’obiettivo strategico” resta “la fine dell’occupazione israeliana”, e hanno ribadito la necessita’ di “sostenere” la popolazione a Gaza nella resistenza ai “barbarici attacchi israeliani”. E’ stato inoltre deciso di formare una commissione per “studiare le opzioni da adottare a tutti i livelli”, oltre a una strategia operativa unitaria per il popolo palestinese. All’inizio della riunione, Abbas ha ribadito che la leadership continuera’ a fare “tutto il possibile” per difendere il popolo palestinese.
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha avuto una conversazione telefonica con Abbas. Nel corso della conversazione, Blinken e Abbas hanno discusso delle “violenze a Gerusalemme, in Cisgiordania e a Gaza”. Il segretario di Stato, prosegue il comunicato, ha “condannato gli attacchi con razzi e sottolineato la necessita’ di ridurre l’escalation di tensioni e porre fine all’attuale violenza”, aggiungendo che “palestinesi e israeliani meritano uguali misure di liberta’, dignita’, sicurezza e prosperita’”.