Nuovo decreto, dubbi su matrimoni e riaperture: Draghi annuncia le prossime mosse

Con l’approvazione del dl Sostegni bis dovrebbero arrivare anche le nuove disposizioni per gli operatori del settore matrimoni, uno dei comparti più colpiti dall’emergenza Covid in Italia. Al momento, infatti, le nozze possono essere celebrate con rito civile e/o religioso, nel rispetto delle regole anti contagio, ma alla presenza di pochi invitati. Ma presto le cose potrebbero – di nuovo – cambiare.

Le riaperture e l’allentamento delle restrizioni in zona gialla, come la riapertura di bar e ristoranti la sera fino alle 22..00, non coinvolgono ad oggi gli eventi di grandi dimensioni. Questo vuol dire, in pratica, che anche se i locali hanno rialzato le saracinesche in molte parti di Italia e possono servire ai tavoli all’aperto, non è stato dato alcun via libera da parte del Governo all’organizzazione di banchetti, feste o celebrazioni di qualsiasi tipo (battesimi, lauree, compleanni e non solo matrimoni) con le stesse modalità ma che implicano la presenza di un numero elevato di persone nello stesso posto.

Per evitare assembramenti e momenti sociali di contatto, che potrebbero venirsi a creare in questi casi, l’Esecutivo ha quindi preferito procedere cauto, permettendo a bar e ristoranti di riaprire al pubblico ma gradualmente. Il settore wedding, pertanto, è rimasto bloccato, con non poche proteste da parte dei professionisti che lavorano in questo comparto.

Proprio per dare una risposta ai tanti lavoratori rimasti senza occupazione, il Governo ha fatto sapere che tra le disposizioni del prossimo decreto ci saranno interventi mirati per andare incontro a chi lavora con matrimoni e grandi eventi. Lo ha confermato lo stesso Draghi durante il primo “question time”, tenutosi mercoledì 12 maggio alla Camera.

Dopo lo stanziamento di 200 milioni per l’anno in corso, destinati appunto al settore wedding, il Premier ha annunciato che nuovi aiuti saranno approvati con il decreto Sostegni bis a questi operatori e imprenditori colpiti dalla crisi e danneggiati dal blocco delle attività.

La prima data decisiva per i matrimoni sarà quella del 17 maggio, quando la prossima Cabina di regia si pronuncerà a Palazzo Chigi, ha spiegato Draghi, deciso a dare maggiori certezze a chi lavora nel comparto.

Non mancano, però, i dubbi e le incertezze sulle riaperture. “Dobbiamo essere attenti a bilanciare le ragioni dell’economia con quelle della salute – ha affermato il Premier – i matrimoni sono un’occasione di socialità che può favorire la diffusione del contagio”.

Da qui l’intenzione di procedere, più che con un via libera, con un approccio graduale verso le ripartenze e l’allentamento delle restrizioni, tenendo sempre conto dell’andamento epidemiologico e dei numeri della campagna vaccinazioni.

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