Il Consiglio di sicurezza dell’Onu terra’ oggi una nuova sessione, promossa da Tunisia, Norvegia e Cina, per discutere dell’escalation di scontri tra israeliani e palestinesi in Medio Oriente. Si tratta della quarta sessione convocata dall’inizio delle ostilita’, lo scorso 10 maggio. L’organo dell’Onu non e’ ancora riuscito a concordare su un documento condiviso, perche’ l’ultima bozza di comunicato congiunto presentata da Tunisi, Oslo e Pechino e’ stata bloccata dagli Stati Uniti. Secondo i media israeliani, entrati in possesso del documento, la bozza criticava entrambe le parti in causa e non menzionava il lancio di razzi da parte del movimento palestinese Hamas.
La mediazione condotta dall’Egitto per porre fine all’escalation tra Israele e le forze che controllano la Striscia di Gaza potrebbe portare ad un cessate il fuoco nel giro di due giorni. Lo ha riferito ieri sera il quotidiano “The Times of Israel”, citando fonti diplomatiche a conoscenza delle trattative. “Siamo vicini”, ha spiegato la fonte, precisando che un accordo per far terminare le ostilita’ potrebbe essere raggiunto in “due giorni al massimo”. Secondo quanto riferito dall’emittente israeliana “Kan”, lo Stato ebraico consentira’ oggi a 24 camion di carburante, cibo e medicinali di entrare nella Striscia attraverso il valico merci di Kerem Shalom. L’enclave costiera e’ stata colpita dagli attacchi israeliani che hanno danneggiato la linea elettrica, lasciando Gaza con circa 6-8 ore di elettricita’ al giorno, secondo le Nazioni Unite. Per parte sua, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato di aver ordinato alle Forze di difesa dello Stato ebraico (Idf) di continuare a colpire obiettivi legati a Hamas e altri gruppi armati nell’enclave costiera palestinese. “Ho appena terminato una valutazione della situazione in cui ho approvato i piani operativi (per Gaza) con il ministro della Difesa, il capo di stato maggiore dell’Idf, il capo del Consiglio di sicurezza nazionale, il capo dello Shin Bet e il capo del Mossad”, ha detto il premier. “La direttiva e’ di continuare a colpire obiettivi terroristici. L’Idf sta andando bene. Oggi ha eliminato un altro comandante di alto livello della Jihad islamica, ha colpito un’unita’ navale di Hamas e continua a colpire la rete di tunnel sotterranei insieme ad altri obiettivi “, ha aggiunto Netanyahu.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha avuto lunedi’ un colloquio con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante il quale ha ribadito il suo fermo sostegno al diritto di Israele a difendersi da “attacchi missilistici indiscriminati”. Lo rende noto la Casa Bianca. Biden ha accolto con favore gli sforzi volti ad affrontare la violenza tra le comunita’ e riportare la calma a Gerusalemme, incoraggiando Israele a “compiere ogni sforzo per garantire la protezione dei civili innocenti”, spiega la relativa nota ufficiale. I due leader hanno discusso dei progressi nelle operazioni militari di Israele contro Hamas e altri gruppi terroristici a Gaza. Il presidente Biden ha quindi espresso il suo sostegno a un cessate il fuoco e ha discusso l’impegno degli Stati Uniti con l’Egitto e altri partner a tal fine. I due leader hanno convenuto che loro e le loro squadre sarebbero rimasti in stretto contatto per aggiornamenti a proposito della situazione sul campo.