Si era conclusa da pochi giorni la seconda Guerra Mondiale quando Edo Benedetti convocò un gruppo di coraggiosi pionieri per dare vita ad una società sportiva. Era il 5 maggio del 1945. Poche settimane dopo, il 18 giugno, nella sala del consiglio comunale di Rovereto venne sottoscritto l’atto di costituzione ufficiale. Ad ispirare il nome la scritta che campeggia ancora oggi nell’aula: ”Magno cum robore quercus ingentes tendet ramos”. Nasce in questo modo la Società Sportiva Quercia di Rovereto che questa mattina, nella cornice dello stadio cittadino, ha voluto celebrare il settantacinquesimo anno di fondazione. A fare gli onori di casa il presidente della Società, Carlo Giordani, insieme all’intero direttivo. Sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore allo sport del comune di Rovereto, Mario Bortot, il presidente della locale azienda di promozione turistica, Giulio Prosser e l’assessore provinciale allo sviluppo economico, Achille Spinelli.
Dopo i primi anni di attività come polisportiva, presente in molte discipline, la società gialloverde è andata via via concentrandosi sull’atletica, la disciplina in cui ha scalato, passo dopo passo, le gerarchie, prima del Trentino Alto Adige e poi anche italiane. “Migliaia e migliaia di giovani – ha affermato il presidente della Società Carlo Giordani – hanno indossato la maglia gialloverde. Oltre 30 atleti hanno coronato il sogno della maglia azzurra, tantissimi hanno conquistato medaglie a livello mondiale, europeo ed italiano”. “E’ bello essere qui in questa occasione – ha affermato nel suo intervento l’assessore provinciale Spinelli – e vedere quanto siete diventanti importanti nel mondo dello sport e quanto avete contribuito, nel corso della vostra lunga attività, alla formazione fisica, ma anche culturale, di migliaia di ragazzi. Tanto impegno e tanta tenacia – ha detto l’assessore – hanno portato la vostra Società ad essere un punto di riferimento importante per Rovereto, per il Trentino intero, ma anche a livello nazionale”. |