Marcello De Vito, presidente del Consiglio comunale di Roma, ha lasciato il Movimento 5 Stelle e ha deciso di unirsi a Forza Italia. Lo ha fatto in un momento molto particolare per il partito di Silvio Berlusconi, che sta discutendo con Matteo Salvini di una possibile federazione del centrodestra di governo. Tra l’altro l’arrivo a sorpresa di De Vito tra le file azzurre ha creato qualche malumore inaspettato e palesato anche pubblicamente.
È il caso di Andrea Ruggieri, che si è scagliato contro l’ex grillino migrato nel suo partito tramite un video pubblicato sui social: “Provo autentico ribrezzo per la scelta, di cui non sapevo nulla fino a stanotte e da cui mi dissocio, di imbarcare in Forza Italia un grillino dei peggiori, personaggio pessimo non perché indagato ma perché candidato contro Forza Italia a suon di video in cui ci dava dei ladri e dei mafiosi”. Il deputato azzurro si è legato al dito questi episodi, ma la politica, si sa, ha la memoria molto corta in certi casi.
“Davvero non si riesce a importare gente nuova e in gamba – si è chiesto Ruggieri – e si preferisce riciclare un grillino insultatore poi persino arrestato per corruzione, e che oggi si permette persino di indicare la rotta a Forza Italia? Se la dirigenza di Fi è così disperata e ormai capace solo di dissipare consenso con scelte folli, anziché cercarne di nuovo reclutando persone nuove e in gamba, rifletta se passare di mano il testimone”.
“Raggi ha perso il controllo della città, che sta vivendo emergenze di tutti i tipi. Il problema è di classe dirigente, erano impreparati per gestire, anche De Vito che ora va in Forza Italia, ne parlava nel modo peggiore possibile. L’unica cosa, che io farò, e andare a Roma con una lista civica che porti nei municipi persone nuove, altrimenti non si cambia nulla”, ha detto Carlo Calenda al Tg4.