Tragica scomparsa di una delle figure dell’atletica più iconiche degli anni Sessanta e Settanta, Paola Pigni. Proprio dopo la partecipazione alla Festa dell’educazione alimentare delle scuole nella tenuta presidenziale di Castel Porziano, alle porte di Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Paola Pigni era lì con la rappresentanza delle Legends di Sport e salute. Subito dopo essere stata colta da infarto la grande atleta, è stata immediatamente trasportata all’ospedale Sant’Eugenio, poco distante dalla tenuta, dove purtroppo è deceduta. Paola Pigni è stata una delle più grandi atlete della storia sportiva italiana. Dal fisico esile aveva però un grandissimo temperamento che le ha permesso di ottenere risultati incredibili, in un epoca in cui lo sport femminile era ancora agli albori e in cui il ricorso a pratiche di doping avveniva in modo a volte sfacciato. Paola è stata invece l’esempio del coraggio, della volontà e dell’amore per lo sport e la competizione sana. In molti la ricorderanno per essere stata a suo modo una vera pioniera del mezzofondo in Italia.
L’addio drammatico a Paola Pigni, leggenda del mezzofondo azzurro
Paola Pigni, 75 anni, era una leggenda dell’atletica italiana: bronzo olimpico dei 1500 metri ai Giochi di Monaco nel 1972 e due volte campionessa mondiale di corsa campestre (1973 e 1974). Per 33 volte la maglia della nazionale ed era stata anche primatista del mondo dei 1500 nel 1969: la Fidal le ha dedicato l’apertura del sito ufficiale e ha provveduto a ricordarla degnamente sui social.
La carriera di Paola Pigni e il suo palmares
Paola Pigni nata il 30 dicembre 1945 a Milano, poi trapiantata a Roma, la sua distanza preferita erano i 1500 metri, specialità che le ha riservato le maggiori soddisfazioni. Ma la sua carriera di atleta è stata costellata di numeri successi in tantissime diverse gare:
- medaglia di bronzo Europeoi nel 1969 ad Atene;
- medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Monaco nel 1972;
- primatista del mondo sui 1500 metri col crono di 4’12″4 stabilito il 2 luglio 1969 nella Notturna all’Arena di Milano. Va notato che a Monaco corse in 4’02″85, quasi dieci secondi più veloce del suo record del mondo di tre anni prima, ma che nel frattempo era stato migliorato da altre atlete;
- Tra il 1969 e il 1973 ha stabilito inoltre altri record mondiali su distanze che allora non erano olimpiche: 5000 (due volte), 10000, 3000 e miglio;
- Nel 1973 è stata anche oro alle Universiadi di Mosca sui 1500;
- Oro ai Giochi del Mediterraneo di Algeri sugli 800 e 1500;
- 2 volte campionessa del mondo di corsa campestre nel 1973 e nel 1974.