Conto alla rovescia per 540 mila studenti che oggi, a partire dalle 8.30, sosterranno l’esame di maturità, il secondo in tempo di Covid: una sola prova orale che partirà dalla discussione di un elaborato.
Come lo scorso anno, le commissioni saranno composte da un presidente esterno e da sei membri interni. Secondo i dati resi noti dal ministero dell’Istruzione, le commissioni
“Buongiorno ai ragazzi è un momento importante per la vostra vita, è un passaggio. E’ l’esame di Stato, non è un esamino e non c’è una prova unica. I ragazzi discuteranno, parleranno con la commissione e discuteranno la loro tesi. Cosa succederà in futuro lo vedremo senza pregiudizi. Non verrete bollati come quelli del Covid, misurate voi stessi”.Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a Unomattina.
Ammesso il 96,2% degli studenti
E’ stato del 96,2% la percentuale delle studentesse e degli studenti ammessi all’esame di maturità.
Gli auguri del ministro
“Anche in quest’anno così difficile siamo arrivati al momento dell’Esame – ha sottolineato il ministro Patrizio Bianchi, in un video di saluto alle maturande e ai maturandi sui suoi canali social -. E’ un momento importante, perché è un momento di passaggio. E’ il momento in cui farete l’esame, ma dovete anche fare un esame a voi stessi, per capire cosa avete imparato, cosa avete fatto, ma anche come vi siete trasformati, come siete cambiati in questi cinque anni”.
L’esame, ha proseguito il ministro, “fatelo con tutta l’attenzione che richiede un momento di così grande rilievo nella vita. Ma fatelo anche con la gioia di andare in una nuova fase. Fatelo facendo un sorriso a tutti i vostri compagni, ai vostri insegnanti e pensando che comincia veramente una nuova pagina. Forza ragazze, forza ragazzi!”.
Uso di mascherine chirurgiche
Per il secondo anno consecutivo gli studenti dovranno fare i conti con il rispetto del Protocollo di sicurezza per il Covid. Riconfermato a grandi linee quello dell’anno scorso, con una precisazione riguardo le mascherine. In base alle indicazioni dell’Istituto superiore di sanità sarà obbligatorio usare quelle chirurgiche e non più di comunità (come era consentito invece nel 2020), mentre sono sconsigliate per un uso prolungato le Fpp2. Per il resto, il Protocollo prevede le stesse direttive dell’anno scorso come il distanziamento di almeno due metri tra il candidato e ogni membro della commissione, l’igienizzazione delle mani, l’uso limitato degli accompagnatori nei locali scolastici, l’esame a distanza nel caso in cui lo studente sia in quarantena.
L’esame
L’elaborato, da cui partirà il colloquio orale, che per ogni studente durerà circa un’ora, è stato assegnato dai Consigli di classe sulla base del percorso svolto e riguarderà le discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, che potranno essere integrate anche con apporti di altre discipline, esperienze relative ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento o competenze individuali presenti nel curriculum dello studente.
Dopo la discussione dell’elaborato, la prova orale proseguirà con l’analisi di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento della lingua e letteratura italiana. Saranno poi analizzati, come lo scorso anno, dei materiali (un testo, un documento, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione.
Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 60 punti, di cui fino a 18 per la classe terza, fino a 20 per la classe quarta e fino a 22 per la classe quinta. Con l’orale verranno assegnati fino a 40 punti. La valutazione finale sarà espressa in centesimi, sarà possibile ottenere la lode.
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha più volte sottolineato il valore di questo tipo di prova. “Quest’anno – ha detto – abbiamo introdotto una cosa importante: da marzo i consigli di istituto hanno discusso su dei temi che i ragazzi possono svolgere avendo un mese di tempo, un elaborato e non una tesina. Questa è la base dell’orale. Non un orale a caso – ha ribadito – ma parte da un lavoro fatto in un mese, discusso con le scuole, dato con anticipo alla commissione e quindi finalmente c’è uno scritto ragionato, pensato e discusso”.
Bianchi non ha escluso che questo modello potrebbe diventare stabilmente il nuovo esame di maturità. “Vediamo come va. Ho dei riscontri positivi tra i ragazzi. L’idea di avere tempo per mostrare un pensiero articolato e complesso è la vera maturità”.
Anche sulle polemiche dell’assenza delle prove scritte il ministro ha affermato che si tratta “di una sciocchezza. Noi abbiamo chiesto alle scuole di fare un passo in più: individuare un tema e aumentare il grado di integrazione con i propri docenti. Abbiamo chiesto di fare un elaborato per sviluppare un pensiero complesso”.
Notte prima degli esami
Come vivono gli studenti questo particolare momento? Nonostante la formula senza scritti, la maggior parte dei maturandi vive la notte prima degli esami all’insegna dell’ansia e dello studio dell’ultimo minuto. Da un sondaggio condotto da ScuolaZoo su 17mila maturandi, il 37% ha infatti dichiarato che trascorrerà il giorno prima degli esami sui libri studiando a più non posso; il 34,6% invece si dedicherà al relax, ma stando a casa, mentre solo il 25% uscirà con gli amici a festeggiare. C’è poi chi ricorre, per sconfiggere l’ansia pre-esame, a riti scaramantici, più o meno fantasiosi. A sorpresa, però, il portafortuna ha un valore sentimentale: molti maturandi porteranno con sé all’esame oggetti e accessori (come cappelli e collane) appartenuti ai nonni.
Parlando invece dell’orale vero e proprio, non tutto l’esame preoccupa allo stesso modo gli studenti: a fare più paura è la terza parte del colloquio, in cui il candidato dovrà strutturare un discorso multidisciplinare partendo da un materiale (testo, foto, articolo, problema, progetto) scelto dai professori della commissione.
Più della metà dei maturandi (il 51%) ha infatti paura di non sapere fare i collegamenti tra le materie, mentre il 37% ha il terrore di non proferire parola durante l’esame facendo scena muta. Una volta che l’Esame di Stato sarà finito? Via le preoccupazioni e ci si prepara a vivere appieno l’estate! Il 33% dei diplomati ha in programma un viaggio con gli amici e il 26% partirà anche da solo (l’importante è viaggiare!). I più pigri (il 20%) trascorreranno il periodo post-esame sul divano, mentre un instancabile 13% non farà una pausa estiva. È già tempo di studiare per i test d’ingresso all’Università.