I Måneskin non smettono di far parlare di loro, tra provocazioni e sfide a tabù e pregiudizi. È infatti stato presentato il video del nuovo singolo I wanna be your slave,già in posizione numero 10 della Top 50 Global Chart di Spotify. Numeri impressionanti per la band, che hanno suonato questo brano durante le varie ospitate televisive delle ultime settimane in Europa: non a caso il singolo è già Disco di platino in Finlandia, Polonia, sei volte Disco di platino in Russia, Disco d’oro in Austria, Grecia, Norvegia, Svezia e Turchia.
I wanna be your slave è contenuto nell’album Teatro d’Ira Vol.1, che in queste settimane sta conquistando la vetta delle classifiche nazionali e internazionali. Il videoclip, diretto da Simone Bozzelli, vincitore della 35esima Settimana Internazionale della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia con il corto J’Adore, racchiude tutta l’essenza dei Màneskin, andando oltre i tabù, con allusioni alla sessualità senza confini e barriere.
La band romana ha indossato capi e accessori Gucci fra i più iconici delle Collezioni del Direttore Creativo Alessandro Michele, dando vita a immagini dove divisioni di genere si mescolano. Il video, ricco di provocazioni – come il bacio tra Damiano e il batterista Ethan Torchio – vuole in realtà portare un messaggio profondo, sfidando una mentalità più tradizionalista, con l’obiettivo di raccontare la sessualità in tutte le sue sfaccettature:
Il pezzo parla sì di sesso e di come possa essere anche varia e disparata la sua interpretazione. Abbiamo voluto rappresentare svariate scene che nell’immaginario comune possono risultare comunque strane o disturbanti proprio per mostrare che nella vita di molte persone sono la normalità malgrado ci siano ancora molti tabù e diversi stigmi.
In poche ore il video ha raggiunto quasi 5 milioni di visualizzazioni, guadagnando anche i primi posti tra i trend topic di Twitter. Un successo incredibile, così come l’impatto della loro musica e del loro messaggio, come ha confermato anche Victoria De Angelis, la bassista della band:
Per noi è un argomento importante e speriamo di fare anche una minima differenza. Quando chi ci segue ci dice “la vostra musica mi ha aiutato ad accettare quello che sono e a vivere più liberamente” per noi è una cosa davvero importante e grande.