Draghi arruola Elsa Fornero in una task-force economica

Elsa  Fornero torna al governo visto che  Draghi l’arruola in una task-force economica.  L’ex ministro del Lavoro farà parte di un team di tecnici che supporterà l’esecutivo in campo economico. All’interno del quale la professoressa avrà un ruolo ben preciso, con relativo peso specifico. La Fornero farà parte del team che compone il neonato “Consiglio d’indirizzo per la politica economica”.

Una squadra di esperti: una realtà che sembra diventata imprescindibile negli ultimi governi. Un team di addetti ai lavori economici riuniti in un gruppo ufficialmente istituito dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Bruno Tabacci. Al cui interno la prof rivestirà il ruolo di consulente dell’esecutivo presieduto da Mario Draghi. «Sarà una sorta di “grillo parlante” – scrive il quotidiano di via Solferino –. Che è, d’altra parte, il compito che la professoressa assegna agli esperti come lei». Con la speranza, che sembra garantita al momento, che l’ex ministro del Lavoro del governo Monti non torni ad occuparsi direttamente di pensioni. E che, dunque, non possa mettere le mani su un’eventuale riforma chiamata a sostituire Quota 100. La quale, come noto, andrà ad esaurimento il prossimo 31 dicembre. Ma chi può garantirlo con ampi margini di sicurezza? 

Del resto, come anticipato in apertura, molti già scommettono sul fatto che la Fornero, e il “Consiglio d’indirizzo per la politica economica” di cui farà parte, avrà agio di muoversi su una materia vasta e varie le cui implicazioni sono a dir poco molteplici. E il solo fatto che la professoressa che, oltre a versare lacrime in prima persona, ne ha fatte scorrere tante dopo la sua riforma, avrà voce in capitolo potrebbe agitare il sonno di molti italiani. Ma tant’è: la 73enne professoressa Fornero sarà investita del ruolo (a titolo gratuito) di «orientare, potenziare e rendere efficiente l’attività del Dipe: il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica” diretto da Marco Leonardi», riferisce il Corriere della Sera

Insieme a lei, altre 13 eminenti personalità che Libero elenca con tanto di curriculum e future mansioni. Da «Giuseppe Guzzetti (ex presidente della Fondazione Cariplo, 87 anni e fresco di tessera del Pd) alla ex vicedirettrice di Bankitalia (e presidente Rai) Annamaria Tarantola». Passando per «il vicepresidente di Assolombarda Antonio Calabrò e l’economista Alessandra Lanza». E fino «alla consigliera della Corte dei conti Silvia Scozzese (ex capo di gabinetto dell’ex ministro Peppe Provenzano, anche lui Pd). E all’ex segretario generale della Camera, Mauro Zampini. Oltre che il fondatore del Censis, Giuseppe De Rita». 

La Fornero ha rovinato milioni di italiani, dovrebbe essere esiliata su un’isola” (maggio 2014). “Io la manderei su un’isola deserta a pane e acqua”. “Se gli italiani ci dovessero dare i voti necessari per governare, la prima cosa che faremo sarà cambiare la legge Fornero e la seconda sarà mandare la signora Fornero in esilio su un’isola deserta” (maggio 2017). Per Matteo Salvini l’immagine di Elsa Fornero al confino è un miraggio inseguito da anni. Non è dato però sapere se il sogno sopravviva anche oggi, nonostante nel frattempo – durante la stagione gialloverde – sia stata varata quota 100, la misura sperimentale che ha consentito a meno di 300mila persone di lasciare il lavoro prima di quando previsto dalla riforma del 2011 presentata dalla Fornero in lacrime  e che a dicembre arriverà a scadenza. Il leader della Lega, che oggi sostiene il governo Draghi, non ha commentato l’ingresso dell’economista piemontese nel Consiglio d’indirizzo per la politica economica istituito all’inizio di luglio a Palazzo Chigi e presieduto dal sottosegretario Bruno Tabacci.

Bruno Tabacci, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega in materia di coordinamento della politica economica e programmazione degli investimenti pubblici di rilievo nazionale, ha istituito con due decreti una task force. Il nuovo Consiglio di indirizzo del Dipe è composto da tecnici con il ruolo di rendere più efficiente e potenziare la realizzazione del programma del governo Draghi. Tra i nomi degli esperti chiamati a Palazzo Chigi ce n’è uno che ha già scatenato polemiche tra le parti politiche.

Si tratta di Elsa Fornero, che ha ricoperto la carica di ministra del Lavoro e delle Politiche sociali dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013 nel governo tecnico guidato da Mario Monti. Porta la firma dell’economista la riforma delle pensioni contenuta nel decreto Salva Italia, emanato per fare fronte alla recessione economica mondiale e alla grave crisi che aveva investito l’Italia.

Durante la conferenza stampa per presentare le misure per la ripresa del Paese, il premier parlò di lacrime e sangue. La stessa ministra pianse chiedendo grandi sacrifici agli italiani, presentando il suo piano di riforma previdenziale, scritto in soli 20 giorni per contrastare il periodo di emergenza, dare un segnale di ripresa e volontà di cambiamento all’Europa e iniziare a smantellare il sistema pensionistico, ritenuto insostenibile sul lungo termine.

Con  la riforma Fornero  hanno allungato i tempi necessari per andare in pensione, anche con un nuovo modo di calcolo dell’aspettativa di vita, ed esteso il metodo contributivo a tutti. Tra le critiche principali che vengono mosse alla ex ministra c’è  anche quella di aver lasciato fuori dalla manovra nuovi accordi per gli esodati, cioè per i lavoratori che avevano accettato il licenziamento per usufruire di scivoli pensionistici fino alla pensione, che però vennero cancellati.

A pochi passi dall’abolizione di Quota 100 e dalla riforma fiscale  promessa da Mario Draghi, il nome di Elsa Fornero spaventa i suoi detrattori. In particolare Matteo Salvini e la Lega, che da sempre spingono per l’abolizione dellle misure del governo tecnico di Mario Monti. Il Carroccio ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla nuova task force.

Salvini interroga il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, spiegando che “indubbiamente la scelta di Elsa Fornero non è sinonimo di tranquillità e serenità rispetto ad eventuali interventi in materia pensionistica, anche alla luce della prossima scadenza della sperimentazione di Quota 100”. Ricostruiamo insieme la lunga carriera di Elsa Fornero. Perché il suo nome fa tremare i più? Ricordiamo il suo percorso accademico, aneddoti e curiosità.

Elsa Fornero è nata il 7 maggio del 1948 a San Carlo Canavese (TO). È un’economista e accademica, che dal 16 novembre del 2011 al 28 aprile 2013 è stata, nel governo Monti, Ministro del Welfare con delega per le Pari Opportunità. Nella storia della Repubblica italiana è la seconda donna, dopo Tina Anselmi, a presiedere tale ministero. Professore ordinario di economia all’università di Torino, vice presidente della compagnia San Paolo e collaboratrice de “Il Sole 24 Ore”, è un’esperta di sistemi previdenziali. Le sue ricerche sono state dedicate, perlopiù, al problema della sostenibilità dei sistemi, ossia come si può assicurare che il debito previdenziale contratto con le generazioni future possa essere onorato.

Nel corso della sua carriera accademica, Elsa Fornero ha ricoperto diversi ruoli di rilievo e ricevuto vari riconoscimenti: dall’incarico di Coordinatore Scientifico del CeRP (Centre for Research on Pensions and Welfare Policies, Collegio Carlo Alberto) a quello di membro del comitato editoriale della Rivista Italiana degli Economisti. La Fornero è stata anche Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo (2010-2011) e ha fatto parte del Comitato Scientifico del Mefop (2000-2003).

Elsa Fornero a ottenuto anche numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Saint Vincent per l’Economia nel 2001 e “La Mela d’Oro” dalla Fondazione Marisa Bellisario nel 2011. La sua prima esperienza politica è stata quella di consigliere comunale per il Comune di Torino, eletta con la lista “Alleanza per Torino”. Ha ricoperto tale incarico con impegno dal 1993 al 1998. Il suo nome però è legato soprattutto alla riforma del sistema pensionistico del governo Monti. Nell’immaginario collettivo sono rimaste impresse le lacrime di Elsa Fornero durante il suo discorso di presentazione della legge che avrebbe poi preso il suo nome. Nel corso della conferenza stampa, sopraffatta dall’emozione, dovette interrompere il suo discorso perché non riusciva a pronunciare la parola “sacrificio”. Tra gli incarichi di prestigio degli ultimi anni quello di membro del consiglio di amministrazione della Centrale del Latte di Torino in qualità di consigliera indipendente.

La Fornero ha ricoperto tale ruolo fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016. Oggi si misurerà con un altro impegno: con Mauro Magatti, Silvia Scozzese, Anna Maria Tarantola e Giuseppe De Rita farà parte dei tecnici della task force creata dal premier Draghi per affiancare il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica.

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