La ripartenza dell’occupazione passa dai cantieri per le grandi opere. Una per tutte: il tunnel ferroviario del Brennero, di cui Webuild si è aggiudicata la realizzazione, vale da solo 15 mila posti di lavoro. Il settore delle costruzioni sarà centrale per la ripresa anche secondo Manpower, che nel terzo trimestre del 2021 prevede un saldo positivo del 7% tra entrate e uscite nel mercato del lavoro e sottolinea che la spinta arriverà proprio dalle assunzioni nel commercio (+14% sul trimestre precedente) e nelle costruzioni (+12%).
Per Webuild la creazione e la salvaguardia dei posti di lavoro rappresentano uno dei principali obiettivi di sostenibilità che il gruppo si è dato (Lavoro dignitoso e crescita economica, Sdg 8 delle Nazioni Unite). Un impatto importante è nel Sud, dove lo sblocco dei cantieri vale 17 mila occupati. Sulla Napoli-Bari Webuild è al lavoro nella tratta Apice-Hirpinia e in quella Napoli-Cancello: la linea ad alta velocità consentirà ai treni di viaggiare a 200 chilometri orari, attraversando numerosi territori a rischio spopolamento. In queste aree la messa a terra dell’opera permetterà al Pil di crescere dell’1,6 per cento.
La nuova strada statale 106 Jonica, che vede Webuild impegnato nella realizzazione del Megalotto 3, è un altro simbolo di rilancio del Mezzogiorno: porterà alla creazione di 1.500 posti di lavoro, ai quali si aggiungeranno quelli dell’indotto. In Sicilia Webuild si è aggiudicata poi il contratto per la progettazione e l’esecuzione dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria ad alta capacità Messina-Catania. Sull’isola il gruppo sta realizzando pure il raddoppio della linea ferroviaria Bicocca-Catenanuova, parte della linea ferroviaria Palermo-Catania che permetterà di collegare le due principali città siciliane con l’alta velocità. A Napoli invece Webuild realizzerà la stazione della linea 1 della metropolitana in corrispondenza dell’aeroporto di Capodichino. Sempre nel Mezzogiorno, infine, l’azienda guidata da Pietro Salini ha lanciato un programma per assumere 100 giovani.
Per far ripartire le costruzioni in Italia, dopo dieci anni di stallo, Webuild ha puntato sul Progetto Italia. Un’operazione di sistema di lungo termine per creare un player globale, competitivo sia sul mercato domestico che a livello internazionale, capace di salvaguardare tra i 300 e i 400 mila posti di lavoro nel settore delle costruzioni.
Avviato nel 2019 e iniziato con l’acquisizione del 65% di Astaldi da parte di Webuild, Progetto Italia si sta rivelando determinante in questa fase post-pandemica per il rilancio di un comparto che in Italia vale 8 punti di prodotto interno lordo.
Al Sud il gruppo Webuild attualmente è al lavoro su 10 grandi progetti, e altri 4 sono di recente aggiudicazione. Con questi cantieri il gruppo dà lavoro a più di 2 mila persone tra diretti e indiretti, senza considerare tutto l’indotto, con 1.700 fornitori coinvolti nei diversi progetti nel sud, con contratti complessivi del valore di circa 950 milioni di euro.