La Bohème del 67° Festival Puccini di Torre del Lago nella seconda rappresentazione sabato 7 agosto

La Bohème del 67° Festival Puccini di Torre del Lago nella seconda rappresentazione sabato 7 agosto

Il Maestro Enrico Calesso guida un cast di giovani e straordinari solisti sul podio dell’orchestra del Festival Puccini

La Bohème è uno dei titoli d’opera in testa alla classifica delle opere più rappresentate al mondo, il capolavoro in cui Mimi è la struggente vittima della sorte, che la fa vivere povera, sola, malata, innamorata infelice e che muore tragicamente di tisi. Al Festival Puccini, la Bohème si conferma sempre tra i titoli più apprezzati, riscuotendo pieno consenso anche nella proposta del 67° Festival nell’allestimento raffinato e di grande suggestione a firma di Luciano Riccieri che ha incantato il pubblico alla sua prima rappresentazione e che torna in scena sabato 7 agosto (ore 21.15). Un lavoro attento e accurato, quello del giovane ma già affermato regista Marco Scola di Mambro, fedele all’eredità artistica di Ettore Scola, che pone l’accento sulla contemporaneità dei temi prìncipi dell’opera di Giacomo Puccini: la giovinezza con le sue passioni, il vivere intensamente tutti gli aspetti della vita di quattro giovani amici Rodolfo, Ivan Ayon Rivas, Marcello Kartal Karagedik,  Schaunard  Tommaso Barea, Colline Abramo Rosalen, e dei loro amori, il chiaroscuro che definisce i contorni delle due giovani protagoniste de La Bohème, Mimì Polina Pasztircsák e Musetta, Maria Chabounia così diverse eppure così vicine. “La Bohème è un’opera molto nota, con una tradizione interpretativa imponente che ha fatto luce in tutti i modi possibili sui dettagli di questa formidabile partitura […] resto sempre più affascinato dalla potenza di questa partitura, e soprattutto dalla incredibile concretezza di tutte le indicazioni del suo compositore” dichiara il Maestro Enrico Calesso, che sarà sul podio alla guida  dell’Orchestra del Festival Puccini e dei bravi solisti.  Una importante e condivisa partecipazione emotiva – continua Enrico Calesso – che nasce da “un’emozione e da una consapevolezza, assolutamente unica e irripetibile. Affascinato non solo dal Puccini compositore ma anche dal Puccini uomo, subisco sul podio anche l’emozione di sentirlo vivo e presente lì dove lui viveva – come se sedesse lui stesso in platea”.

Occhio cinematografico sulla scena e attenzione filologica alla partitura si uniscono ne La Bohème del 67° Festival Puccini presentati al pubblico del Gran Teatro all’Aperto Giacomo Puccini da un cast di grandi voci ad interpretare i giovani amici sognatori completato da  Benoit/Alcindoro Matteo Mollica, Parpignol Matteo Castrignano, Sergente dei doganieri Michelangelo Ferri, Un venditore Giovanni Cervelli, Un ragazzo Nicola Peruzzi Basile. Il Coro del Festival Puccini è istruito da Roberto Ardigò mentre il Coro delle voci bianche è diretto da Viviana Apicella.

I costumi sono firmati da Cristina Da Rold e il disegno luci di Valerio Alfieri portano il pubblico in un quadro colorato dai diversi linguaggi dell’arte: cinema e teatro, musica e luce dipingono il palcoscenico del Festival Puccini.  Sound designer Luca Bimbi, assistente alla regia Luca Ramacciotti.

Ricordiamo che a partire dal 6 agosto 2021, in attuazione del DECRETO-LEGGE 23 luglio 2021, n. 105, è richiesto a tutti gli spettatori del Festival Puccini di esibire agli ingressi del Teatro, oltre al biglietto, il certificato verde o green pass.

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