Il governo Draghi non sarà costretto a porre la fiducia sul dl green pass all’esame dell’Aula della Camera. I partiti della maggioranza hanno infatti ritirato gli emendamenti al decreto, in particolar modo la Lega che da tempo ha espresso la propria contrarietà al certificato verde e da sola aveva presentato circa 50 modifiche al testo. Lo riporta ‘Ansa’ citando fonti parlamentari.
Ma sulla possibilità di un voto della Lega a supporto delle proposte di modifica presentate da Fratelli d’Italia, il segretario Matteo Salvini non ha escluso colpi di scena: “Se ci sono emendamenti che noi condividiamo da chiunque arrivino noi li sosteniamo”.
“Sulla base di quante nostre proposte saranno accolte valuteremo di conseguenza, ma non è mai stata in discussione la nostra fiducia al governo e a Draghi. Se ci bocciano le nostre proposte voteremo contro. Il Parlamento è fatto per parlare e per discutere. Borghi? La Lega decide unitariamente”, ha detto ai cronisti in riferimento al voto contrario da parte del deputato leghista.
Era stato proprio il no in Commissione Affari sociali, a fianco di Fratelli d’Italia, ad aver provocato scossoni all’interno della maggioranza e ad aver costretto il governo a ricorrere all’ipotesi della fiducia.
Secondo il Corriere della Sera il voto finale al decreto, atteso per oggi, potrebbe slittare a giovedì per le comunicazioni in Aula sulla situazione in Afghanistan dei ministri di Esteri e Difesa.