A Bologna Orgasmatron Redux. L’installazione di Norma Jeane che fa raggiungere l’orgasmo

ALLE SERRE DEI GIARDINI MARGHERITA L’ARTISTA DALLO PSEUDONIMO DI NORMA JEANE HA INSTALLATO UNA CABINA CON STIMOLI SENSORIALI, TRA SOSTANZE CHIMICHE E SUONI ECCITANTI

Orgasmatron Redux, Norma Jeane a Bologna

A Bologna si è aperta una porta che dà direttamente sul piacere: è Orgasmatron Redux, installazione dell’inafferrabile artista Norma Jeane per Le Serre dei Giardini. La cabina, realizzata in collaborazione con la non-profit Kilowatt e MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, vuole essere un dispositivo che riunisce diverse tecniche di stimolazione della sessualità in un’unica esperienza, un eccitatore onnicomprensivo. L’opera aperta a tutti è stata presentata dal curatore e direttore del museo, Lorenzo Balbi, come “una cabina che si rifà ai progetti di Wilhelm Reich. Ma unisce alla stimolazione sessuale generata da sostanze e materiali (lana di pecora e lana di ferro i due materiali principe) anche quella sonora”.

LA MECCANICA DEL PIACERE

All’interno della stanzetta di legno e metallo, in cui si può entrare uno alla volta per massimo 15 minuti causa Covid, c’è una panchina immersa in una calda luce rossa, un primo step per entrare nell’ottica della stimolazione. Qui sono diffuse copuline, androstenolo e androstenone, feromoni maschili e femminili prodotti nel corpo umano, che tra suggestione e pseudoscienza dovrebbero indurre uno stato di eccitazione sessuale. Grazie a delle cuffie, visitatori e visitatrici ricevono poi degli stimoli sonori, le cui frequenze combinate dovrebbero stimolare nel cervello la produzione di Beta-endorfine. Le teorie orgoniche di Wilhelm Reich e quelle binaurali sottese all’esperimento artistico di Norma Jeane (pseudonimo scelto dal/dalla losangelina classe 1962 dal vero nome di Marylin Monroe) non sono mai state dimostrate, ma nemmeno completamente smentite – un confine ambiguo che è anche un effetto placebo dalle ampie possibilità.

ARTE COME VEICOLO DI COMUNICAZIONE

“Questa cabina oltre a essere uno stimolatore, è un acceleratore di pulsioni. Mi piace pensare – ha detto Balbi – che l’arte possa essere veicolo di comunicazione con le persone, che non necessariamente vengono in questi luoghi per fruire dell’arte, come le Serre”. Orgasmatron Redux, aperto il primo settembre all’interno della nuova area della Serre dei Giardini Margherita di Bologna – “Serra Madre” – è il secondo regalo dell’ignoto/a artista dopo l’installazione dello scorso maggio nella rassegna Art city. By Giulia Giaume – artribune.com

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