Si torna a scuola anche in Calabria e Puglia, ultime due regioni nella riapertura delle aule, con altri 800mila alunni ai nastri di partenza. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi presenti a Pizzo Calabro (Vibo Valentia) per l’annuale cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico.
E’ stata la comunità scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo della città ad accogliere dalle 16.30, il Presidente Mattarella, il Ministro Bianchi, e alcune delegazioni di studentesse e studenti, in rappresentanza degli istituti di tutta Italia. La cerimonia è stata trasmessa in diretta su Rai Uno e sarà condotta da Andrea Delogu e da Flavio Insinna.
“Oggi è un giorno speciale, di speranza e di impegno per l’intero Paese. Quest’anno a essere speciale è l’anno che comincia. Voi tornate tutti in aula. Dopo le tante sofferenze la ripartenza delle scuole è il segno più evidente della ripartenza dell’Italia”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella da Pizzo Calabro per la cerimonia d’inaugurazione dell’anno scolastico. “Con le scuole ripartono si riallacciano i fili che si erano interrotti, anzitutto lo studio, ma anche le relazioni e le amicizie, e questo trasmette energia a tutta la nostra comunità Nazionale. La scuola è ossigeno della società, il suo funzionamento è specchio di quello del Paese, abbiamo una scuola di valore, grazie agli insegnanti, al personale, agli studenti, sappiamo che ci sono aspetti che vanno migliorati, soffriamo ritardi antichi, inefficienza, diseguaglianze, non mancano le capacità per superarle” ha detto il Presidente della Repubblica.
“Vi sono state assunzioni, aule adeguate e le istituzioni a diversi livello hanno collaborato per la riapertura delle scuole. Serve una prospettiva strategica con il Pnrr per avere una scuola più moderna. Questo è l’investimento più intelligente e proficuo. La scuola è assolutamente centrale. Servono impegni concreti, progetti adeguati, assunzioni di responsabilità. Ora grazie alle vaccinazioni la chiusura delle scuole non deve più accadere. L’abbandono e il disimpegno dei ragazzi è stato contenuto dagli insegnati con la generosa collaborazione dei compagni di classe. L’espressione di questa solidarietà costituisce un patrimonio prezioso” dice il capo dello Stato che sottolinea come la ‘scuola sia un potente antivirus’ anche per l’impegno dei giovani a vaccinarsi. Ci sono momenti in cui si avverte di trovarsi davanti a un bivio, di dover cambiare passo, di andare più veloci. Celebrando i 75 anni della Repubblica ho ricordato che voi giovani siete i costruttori del futuro. Sarà un anno speciale, un anno scolastico.
‘E’ con molta gioia ed emozione che apriamo il nuovo anno scolastico, tutti a scuola, tutti in presenza. Questo non è il risultato di una routine, è il risultato del lavoro silenzioso che per mesi il mondo della scuola ha fatto; la scuola non ha mai chiuso, anche nei momenti più bui aveva la porta aperta, nella scuola lavorano un milione e mezzo di persone, che hanno permesso a 10 milioni di bambini, giovani e adulti di trovare la loro comunità di vita’, così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi alla cerimonia “Tutti a scuola”. “E’ con molta gioia ed emozione che apriamo il nuovo anno scolastico, tutti a scuola, tutti in presenza. Questo non è il risultato di una routine, è il risultato del lavoro silenzioso che per mesi il mondo della scuola ha fatto; la scuola non ha mai chiuso, anche nei momenti più bui aveva la porta aperta, nella scuola lavorano un milione e mezzo di persone, che hanno permesso a 10 milioni di bambini, giovani e adulti di trovare la loro comunità di vita”.
Protagoniste dell’evento sono le scuole selezionate dal Ministero dell’Istruzione per aver realizzato i migliori percorsi didattici sui temi della legalità e della cittadinanza. Con il videoclip “Diversi ma in fondo uguali” le bambine e i bambini dell’Istituto Comprensivo “5 Bologna” – Scuola secondaria di I grado “Testoni Fioravanti” di Bologna hanno dimostrato come in un contesto multietnico la diversità possa essere vissuta al di fuori da stereotipi. Le alunne e gli alunni dell’Istituto “I.O. Griselli” di Montescudaio (PI) hanno promosso una riflessione sui diritti dei bambini attraverso il canto e la recitazione. L’Istituto Comprensivo “Jannuzzi – Mons. Di Donna” di Andria (BT) ha proposto una coreografia che esprime inclusione e fiducia sulle note di “Abbi cura di me” di Simone Cristicchi. Le sbandieratrici dell’Istituto Comprensivo 2 Sant’Agata de’ Goti (BN) con il loro vessilli d’Italia e d’Europa porranno l’attenzione sul tema della cittadinanza, mentre le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Omnicomprensivo Statale “Bruno – Vinci” di Nicotera (VV) hanno raccontato come hanno ideato e realizzato “Bat Stick – le difficoltà non fan la differenza”, un bastone elettronico per persone ipovedenti. Il lavoro del XIII Istituto Comprensivo “Archimede” di Siracusa ha ripercorso l’esperienza di vita e l’impegno di madri, mogli, sorelle di vittime di mafia, messaggere di legalità. Infine, con le studentesse e gli studenti dell’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “Paolo Frisi” di Milano, che hanno avuto la possibilità di formarsi con lo chef Davide Oldani, si farà un’incursione sul Made in Italy.
A unirsi alla festa della scuola presenti anche alcuni campioni olimpici e paralimpici di Tokyo 2020, accompagnati dal Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli: Caterina Banti, Monica Graziana Contrafatto, Marcell Jacobs, Vincenza Petrilli, Stefano Raimondi e Giulia Terzi. Presente anche il calciatore Leonardo Spinazzola, campione d’Europa con la Nazionale italiana.
Tra gli ospiti musicali il Coro dello Zecchino d’Oro, Tancredi e Massimo Ranieri.
Sta facendo particolarmente scalpore una ricerca condotto da un team di studiosi della California sulla somministrazione del vaccino agli adolescenti, anche perché l’esito dello studio dimostrerebbe che per gli adolescenti sani, senza patologie pregresse, il vaccino è più pericoloso del Covid. Ma una puntualizzazione è d’obbligo ed è bene farla in apertura: lo studio, pubblicato su medRxiv, deve ancora essere validato dalla comunità scientifica.
Lo studio è stato condotto su un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 12 e i 15 anni senza patologie pregresse. I dati dimostrano che il rischio di un problema al cuore, in particolare la miocardite, è da 4 a 6 volte più alto rispetto al rischio di finire in ospedale per il Covid.
Le miocarditi sono un effetto collaterale legato al vaccino ormai noto da tempo e al centro di diversi studi. Nella maggior parte dei casi i problemi si manifestano dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino, motivo per il quale c’è chi suggerisce di procedere con la somministrazione di una sola dose per i giovani sani.
La conclusione dello studio è che per gli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 15 anni e di sesso maschile, il rischio di venire ospedalizzati per gli effetti collaterali del vaccino è maggiore del rischio di ospedalizzazione legato al Covid.
I dati in qualche modo sembrano giustificare la posizione di alcuni Paesi che sulla vaccinazione degli adolescenti ha deciso di muoversi con estrema prudenza. Anche le autorità sanitarie britanniche avevano invitato il governo a raccogliere altri dati prima di dare il via libera alla somministrazione del vaccino agli adolescenti.
Va anche detto che i dati validati dalle autorità sanitarie al momento confermano che anche per i giovani i benefici legati alla vaccinazione superano di gran lunga i rischi.