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“Per una efficace lotta contro gli infortuni mortali sul lavoro e le malattie professionali bisogna investire.” Lo dichiara Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e consigliere Inail. “Le risorse – continua – ci sono: sono quelle che l’Inail ha in deposito presso la Tesoreria dello Stato, oltre 34 miliardi di euro a rendimento zero per l’istituto. La domanda è la seguente: questi premi assicurativi che le aziende versano all’Inail servono principalmente per diminuire il debito dello Stato, come capita attualmente, o a finanziare le aziende affinché investano in macchinari più sicuri, tecnologicamente più avanzati ed ergonomici e per migliorare le tariffe che risarciscono gli infortuni e le malattie professionali dei lavoratori? Se queste risorse servono per diminuire il debito pubblico allora abbiamo il dovere di dire alle imprese che si tratta di una tassazione occulta mascherata da prevenzione. Di fronte al quotidiano stillicidio di morti sul lavoro questa vecchia impostazione non regge più. L’Inail deve essere messo in condizione di spendere almeno una parte significativa delle risorse risparmiate e accantonate e non può più subire continui veti da parte del ministero dell’Economia.”
“Draghi rifletta e decida per una iniziativa straordinaria a tutela dell’integrità psicofisica dei lavoratori utilizzando le risorse dell’Inail. Altrimenti piangeremo inutili lacrime di coccodrillo sui morti sul lavoro”.
