Una livello da vero record quello registrato dal debito pubblico italiano, salito a 1.911,807 miliardi di euro, oltre 10 miliardi in più rispetto a giugno quando per la prima volta ha superato la barriera dei 1.900 miliardi. A renderlo noto, il Supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla finanza pubblica. Da precisare che con questo dato Bankitalia misura lo stock di debito e non il suo rapporto con il Pil; è quest’ultimo invece il parametro di riferimento per il Patto di stabilità europeo.Ma il Supplemento al Bollettino statistico d’ Italia, registra anche le entrate tributarie dei primi sette mesi del 2011 sono state pari a 214,130 miliardi di euro, in crescita dell’1,7% rispetto al corrispondente periodo del 2010. E’ quanto risulta dal Supplemento del Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla finanza pubblica, che misura le entrate per ‘cassa’ mentre il ministero dell’Economia fornisce i dati per ‘competenza’.Nel solo mese di luglio 2011 le entrate tributarie – secondo il Supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla finanza pubblica – sono state pari a 37,651 miliardi di euro, in crescita del 3,9% rispetto ai 36,225 miliardi di euro di luglio 2010.
“Complessivamente – commenta in una nota il Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia – i risultati del gettito dei primi sette mesi del 2011, con un tasso di variazione positivo dell’1,3%, confermano la buona tenuta delle entrate tributarie e sono in linea con le previsioni”. Nel periodo gennaio-luglio 2011 le entrate tributarie erariali si sono attestate a 221.643 milioni di euro (+2.791 milioni). Il gettito Ire registra una crescita dell’1,7% (+1.617 milioni di euro) “trainata dal buon andamento delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente pubblico e privato e di quelle sui redditi di lavoro autonomo che ha compensato la flessione del gettito dell’autoliquidazione”, spiegano le Finanze. Il gettito Ires, l’imposta sulle società, scende invece da 16.518 a 15.330 milioni di euro (-7,2%) “essenzialmente a causa dell’esaurirsi degli effetti di alcune imposte sostitutive introdotte con la Legge Finanziaria del 2008. Tale flessione risulta tuttavia attenuata rispetto a quella rilevata nel mese di giugno a seguito della proroga per i versamenti dovuti dai contribuenti cui si applicano gli studi di settore”, si legge ancora nella nota. Le imposte indirette complessivamente fanno registrare un aumento del 3,8% (+3.690 milioni di euro) rispetto al corrispondente periodo del 2010. In particolare il gettito Iva evidenzia un incremento tendenziale del 2,4% (+1.366 milioni di euro) sostenuto, in particolare, dal prelievo sulle importazioni (+23,1% pari a +1.842 milioni di euro) che riflette l’incremento dei flussi in valore di beni e servizi importati sui quali influisce l’aumento del prezzo del petrolio. Volano le entrate relative ai giochi: nel complesso presentano una crescita del 17,3% (+1.182 milioni di euro) sostenuta, in particolare, dai proventi del lotto (+37,5% pari a +1.069 milioni di euro) e dalle entrate degli apparecchi e congegni di gioco (+9,6% pari a +194 milioni di euro). Positivo il gettito dell’imposta di consumo sul gas metano (+13,1% pari a +332 milioni di euro) che a causa del meccanismo di calcolo dell’imposta riflette l’incremento dei consumi registrato nel 2010. In leggera flessione il gettito dell’imposta sugli oli minerali (-0,6% pari a -62 milioni di euro) che risente della contrazione dei consumi dei prodotti energetici registrata nei mesi precedenti. Il gettito delle imposte sulle transazioni è in linea con quello dell’analogo periodo dell’anno precedente, al netto di un’entrata eccezionale registrata nel mese di febbraio 2010.
Nel periodo gennaio-luglio 2011 il gettito derivante dai ruoli si è attestato a 4.046 milioni (+1.167 milioni di euro, pari a +40,5%): 2.555 milioni di euro (+683 milioni di euro, pari a +36,5%) dalle imposte dirette e 1.491 milioni di euro (+484 milioni di euro, pari a +48,1%) dalle imposte indirette. E’ quanto si legge nel Bollettino del Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia.