Superbonus e flussi di danaro tracciati

«La mancata proroga del Superbonus per l’efficientamento energetico degli edifici unifamiliari – la cui applicabilità ad oggi é prevista fino al 30 giugno 2022 – lascia attoniti» – lo afferma in una nota il Presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra che concorda con quanto detto dal Ministro Patuanelli.

«Sono molti coloro che, con redditi appena sufficienti – prosegue Morra – vivono in abitazioni unifamiliari, soprattutto nei paesi, nelle aree interne, ove, piaccia o no, continuano a vivere tanti in abitazioni semplici, ereditate, testimonianza di un’Italia che alla grande città affianca o preferisce una dimensione più autentica, più semplice. I paesi si trovano spesso in collina ed in montagna, difficili da vivere anche per ragioni meteorologiche e climatiche, luoghi in cui il Superbonus aiuterebbe famiglie di cui buona parte della spesa annuale si effettua per il consumo energetico. Non concedere il Superbonus alle abitazioni unifamiliari sarebbe una grande ingiustizia».

«Bisogna ricordare – spiega il Presidente dell’antimafia – che il Superbonus permette allo Stato di tracciare tutte le attività ed i flussi di denaro, contrastando di fatto l’economia irregolare ed in nero in cui spesso si annidano la criminalità organizzata e le mafie».

Morra conclude e lancia una proposta: «Possiamo ragionare di valori catastali o di mercato dell’abitazione, di capacità reddituale del proprietario, e si troverà un’intesa, perché garantire a tutti indistintamente rappresenta un’altra ingiustizia. Esattamente come negare il Superbonus a tutti indistintamente».

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