Scoperta una enorme falla nel sistema dei Green pass europei qualcuno ha sottratto le chiavi codificate che ne consentono la generazione e ha iniziato a vendere falsi certificati sul dark web. Green pass validi ai controlli. Non sarebbe avvenuto in Italia il furto delle chiavi che consentono la generazione dei green pass: secondo quanto si apprende, dai primi accertamenti effettuati, non risulterebbero infatti attacchi informatici alla Sogei, la società di Information tecnology del ministero dell’Economia che per l’Italia fornisce i codici per generare i certificati verdi. L’attacco potrebbe dunque aver riguardato un omologo ente di un altro paese europeo. Al momento, viene comunque ribadito le chiavi che sono state sottratte sono state annullate e, di conseguenza, sono stati invalidati tutti i green pass generati con quei codici. L’Europa si sta già muovendo con riunioni urgenti a livello europeo tra tutti i soggetti tecnici interessati per un’analisi approfondita della situazione sono state convocate. Il certificato verde che ha terremotato l’intero sistema è quello creato con il mome di Adolf Hitler. Sono almeno due quelli circolanti, entrambi intestati ad Adolf Hitler, ma con date di nascita differenti: una indica il primo gennaio 1900 e l’altra il 1930. Quando i QR code quando vengono inquadrati dalle apposite app, sul display appare la spunta verde e la frase “certificazione valida in tutta Europa“, il che consentirebbe l’accesso ai luoghi di lavoro e di aggregazione se il verificatore non si accorgesse del fatto che siano intestati al dittatore nazista.
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