Il francese Rémy Daillet-Wiedemann, 55 anni, è stato tratto in arresto poiché accusato di terrorismo. Secondo la Direzione generale della sicurezza interna francese il piano terroristico era arrivato al suo ultimo stadio di realizzazione e prevedeva la conquista dei punti nevralgici dello Stato, con tanto di assalto all’Eliseo, oltre l’occupazione di una stazione radiofonica e televisiva a Parigi per trasmettere la propaganda dei golpisti. Tra gli obiettivi da colpire i centri di somministrazione e stoccaggio dei vaccini, antenne 5G ma anche giornalisti e personalità in vista. Daillet-Wiedemann, ex dirigente regionale dell’Udf, partito centrista di François Bayrou, aveva messo su una rete clandestina di circa 300 persone composta da gendarmi, ex militari, medici, un avvocato e un sindaco.
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