“Il fenomeno migratorio deve essere governato per il bene di tutti. In caso contrario, sia le nostre ragioni umanitarie che i nostri sistemi statali saranno sopraffatti. Per fare questo, dobbiamo affrontare le cause profonde della migrazione, in particolare l’instabilità e l’insicurezza di alcune zone dell’Africa, che richiedono soluzioni politiche e sostenibili e uno sviluppo economico e sociale, condizione indispensabile per garantire opportunità alle nuove generazioni”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervistato dal quotidiano algerino Liberté, parla del dossier migranti nel giorno del suo arrivo ad Algeri. “L’Europa e l’Africa sono chiamate a fare di più, nel segno di una collaborazione aperta, efficace, sincera, dove le posizioni sono talvolta distanti, ma sempre rispettose e costruttive”.
“Un modello di crescita endogena e integrata, rispettoso dell’ambiente e delle persone, è la migliore risposta ai fenomeni migratori incontrollati. Le sfide di oggi offrono un’opportunità, forse unica nella storia, di lavorare su una visione sviluppata insieme”.
“Come italiano e come europeo, considero il Mediterraneo come una componente che ha definito l’identità del mio Paese e dell’Europa intera. Essere oggi in Algeria, un Paese mediterraneo e africano, è un simbolo della nostra comune identità e dei nostri valori condivisi”. “L’Italia considera l’Algeria come un attore cruciale nel Mediterraneo e in Africa: per questo, come membro fondatore dell’Unione Europea, siamo convinti dell’opportunità di avvicinamento tra l’Unione Europea e l’Algeria, basato sull’interesse reciproco e su un piano di uguaglianza e parità”, aggiunge Mattarella.
“La Nuova Agenda per il Mediterraneo, approvata nei mesi scorsi dall’UE grazie al sostegno italiano, indica chiaramente la consapevolezza di muoversi in questa direzione. Crediamo anche che il piano economico e d’investimento per la regione proposto dalle istituzioni europee potrebbe svolgere un ruolo importante per sostenere lo sviluppo economico dell’Algeria”.
“L’Algeria è il secondo fornitore di gas dell’Italia. Data la storia speciale che lega i nostri due Paesi e soprattutto il ruolo centrale che l’ENI ha avuto, sono convinto che l’Algeria rimarrà un partner centrale anche in futuro”, continua nella sua intervista al quotidiano algerino El Moudjahid il presidente Mattarella.
“Detto questo, per quanto riguarda l’Italia, c’è interesse a diversificare il partenariato bilaterale esplorando nuove collaborazioni con aziende algerine in settori con nuove opportunità, come le energie rinnovabili e l’efficienza energetica. Si tratta di settori che sono al centro delle strategie di transizione energetica italiana e algerina e dove le opportunità economiche si moltiplicheranno nei prossimi anni”, conclude il Presidente della Repubblica.
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