Mafia: Bari, aste per edifici e terreni pilotate in cambio di denaro

Dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri del comando provinciale di Bari, a conclusione di complesse indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 24 persone, ritenuti capi e affiliati del clan Loiudice, che controlla l’area delle Murge. Associazione di tipo mafioso armata e di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti sono i reati contestati a vario titolo agli indagati che dovranno rispondere anche di ricettazione di auto rubate ed estorsione, turbativa d’asta immobiliare e sfruttamento della prostituzione.

E’ contestato anche il reato di turbativa d’asta immobiliare nei confronti di alcuni dei 24 indagati, arrestati oggi a Bari dai carabinieri, nell’inchiesta chiamata Logos che ruota attorno al gruppo ritenuto di stampo mafioso e riconducibile a Giovanni Loiudice detto Giannino. Il sodalizio sarebbe stato legato dapprima al clan Parisi e in ultimo al clan Capriati, entrambi della città di Bari, e sarebbe stato attivo nel territorio di Altamura (Bari).”Al fine di assicurare il sostentamento economico del clan e degli affiliati, il sodalizio si adoperava per far vincere agli interessati alcune gare per pubblici incanti di edifici e terreni posti all’asta, in cambio di denaro”, hanno spiegato gli investigatori nel corso della conferenza stampa. “Il denaro era pari a una percentuale dell’importo di aggiudicazione, costringendo, con la forza intimidatrice del gruppo, gli altri partecipanti all’asta a desistere dal presentare offerte al rialzo”.

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