“Voglio portare a voi Sindaci il ringraziamento del Governo e mio personale per il lavoro che avete svolto nei mesi difficili della pandemia. E dirvi che sarete al centro della stagione che abbiamo davanti: una straordinaria occasione di riforme e investimenti, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
Da Parma, dove è in corso l’assemblea nazionale dell’Anci, il presidente del consiglio Mario Draghi sottolinea che “il successo del Piano è nelle vostre mani, come in quelle di noi tutti. C’è bisogno di cooperazione tra tutti i livelli dell’amministrazione, nella fase di pianificazione degli investimenti e in quella di attuazione. Questo sforzo deve coinvolgere tutti: Comuni, Regioni, Ministeri”. “Oggi si apre una nuova fase per l’Italia e per i suoi quasi 8.000 Comuni. Un’occasione di sviluppo, progettazione, idee, che dobbiamo essere pronti a cogliere per i nostri cittadini e per le generazioni future”.
Draghi ricorda che “non è la prima volta che i Comuni italiani si trovano al centro di cambiamenti epocali nel Paese. Nel dopoguerra sono stati i Sindaci a gestire le migrazioni interne che hanno accompagnato il miracolo economico. A presidiare la trasformazione dei borghi in città, delle città in metropoli. A interpretare nella realtà quotidiana i cambiamenti nella cultura e nei consumi che hanno rivoluzionato la politica e l’economia”.
E poi illustra i numeri del Pnrr. “Siamo impegnati per migliorare l’edilizia scolastica e rafforzare l’offerta formativa, anche per venire incontro alle esigenze delle giovani famiglie. Avviamo entro la fine dell’anno i bandi per la costruzione di nuove mense e palestre nelle scuole, a cui destiniamo 1,3 miliardi. Allo stesso tempo, lanciamo un concorso di progetto per realizzare 195 scuole innovative su tutto il territorio. Impieghiamo 4,6 miliardi per il Piano per gli asili nido e le scuole dell’infanzia, con l’obiettivo ambizioso di creare 228 mila nuovi posti”, i numeri snocciolati dal premier. Sul Pnrr “gli impegni sono chiari. Ora tocca a tutti noi, insieme, trasformare questi progetti in opportunità di crescita e sviluppo”, ribadisce.
Comuni e Città Metropolitane dovranno amministrare quasi 50 miliardi di euro come soggetti attuatori del Pnrr: dalla transizione digitale a quella ecologica, dagli investimenti nella cultura all’edilizia pubblica per passare dagli asili nido al sostegno agli anziani più vulnerabili.
“Il futuro dell’Italia vi vede oggi protagonisti. A pochi mesi dall’approvazione del Piano da parte della Commissione Europea, siamo pienamente nella sua fase di attuazione. Nelle prossime settimane il Governo ha in programma una serie di incontri in molte città italiane per confrontarci sulla sua realizzazione”, spiega il presidente del consiglio.
“Abbiamo già approvato 159 progetti di rigenerazione urbana su cui investiamo 2,8 miliardi. Ben oltre il 40% è destinato a interventi nel Mezzogiorno. Per riqualificare l’edilizia residenziale pubblica, rendere i quartieri delle città più inclusivi e migliorare la qualità delle abitazioni, abbiamo ripartito 2 miliardi tra le Regioni, che adesso dovranno indire i bandi per i Comuni. Abbiamo già avviato – va avanti Draghi – il potenziamento del trasporto extraurbano, con 600 milioni che sono stati suddivisi tra le Regioni per rinnovare la flotta degli autobus. Abbiamo assegnato 700 milioni ai soggetti gestori regionali per rendere più funzionali le stazioni ferroviarie nel Mezzogiorno e riqualificare le aree in cui si trovano. Nel complesso, sono stati già ripartiti tra gli enti territoriali 21,6 miliardi per interventi infrastrutturali”.
“I Comuni sono i luoghi in cui i cittadini incontrano la politica e la pubblica amministrazione. Voi Sindaci rappresentate l’unità dell’Italia, nella sua magnifica diversità. Un legame che resiste al passare del tempo, grazie alla vostra credibilità di abili amministratori. Rinsaldato dalla passione disinteressata che mostrate per la vita pubblica. E reso attuale dalla vostra capacità di tradurre in obiettivi concreti una visione ideale. Di queste qualità – di voi Sindaci – oggi più che mai non possiamo fare a meno”, afferma Draghi chiudendo il suo discorso.