Rosy Bindi non disdegni l’idea di poter accedere al Quirinale: «Io presidente della Repubblica? Tutte le donne sopra i 50 anni possono diventarlo», ha commentato dai microfoni Radio Capital le voci che la indicano come prossimo capo dello Stato. Dovesse accadere sarebbe la prima donna a salire sul Colle più alto della politica italiana.
Comunque, penso che si possa serenamente vivere questi mesi anche se gira il proprio nome nella misura in cui si sa che è complicato che si realizzi. C’è la gratificazione della proposta – prosegue Rosy Bindi – ma anche la serenità, legata al fatto che questo difficilmente accada. Preferisco pensare che ogni italiana dai 50 anni in poi possa concorrere a questo incarico. Dovrebbe essere ovvio che per una carica così importante come quella di capo dello stato, che rappresenta tutti gli italiani, possano concorrere sia uomini che donne. Vero, così com’è vero che però che nella storia della Repubblica non è mai accaduto. Allora forse una petizione può essere utile, conviene Rosy Bindi. Quanto meno – aggiunge – per ricordare che l’Italia è composta dal 50 per cento di donne e 50 per cento di uomini.
Una donna al Quirinale. Il mantra è tornato in grande stile sui quotidiani e nei talk show. Si fanno anche i nomi: da Marta Cartabia a Paola Severino. Se ne è parlato a Controcorrente su Rete4 e proprio in quella sede Giampiero Mughini è sbottato contro la retorica di genere.
“Ma insomma – ha detto – bisogna scegliere una donna perché è obbligatorio o dobbiamo scegliere una personalità autorevole che sia uomo o donna?”. La conduttrice, Veronica Gentili, si è a quel punto trincerata dietro le quote rosa e Mughini teatralmente, portandosi la mano sul cuore, ha risposto: “No, non parlare di queste cose che mi sento male”. Bisogna intendersi allora: applicare il “metodo Letta” che ha voluto una donna in quanto donna a capo dei gruppi parlamentari o far prevalere il merito? Immaginiamo che agli italiani tutti interessi la seconda: cioè avere un presidente della Repubblica autorevole e con grande senso delle istituzioni.