Sindacati da Draghi: ‘Fondi non sufficienti per riforma strutturale delle pensioni

Il sindacati hanno avuto un incontro con Draghi. Le intenzioni di Maurizio Landini erano lodevoli: ‘Chiederemo al governo di avviare un confronto sulla legge di Bilancio sia per apportare miglioramenti sia per avviare seriamente un processo di riforme di cui il Paese ha bisogno. Abbiamo bisogno di una vera riforma delle pensioni e ci aspettiamo una risposta precisa. Ci sarà spazio anche per parlare di riforma fiscale, soprattutto delle risorse stanziate per ridurre la tassazione sui lavoratori e sui pensionati; di parlare di lavoro e superare la precarietà. Non possiamo continuare ad avere un sistema che ha regole uguali per tutti quando l’aspettativa di vita è diversa a seconda del lavoro. Bisogna riconoscere questa differenza e mandare in pensione prima chi fa lavori più gravosi e pesanti. Non possiamo continuare ad avere un sistema pensionistico che ha portato l’età di uscita a 67 anni. Bisogna introdurre una flessibilità da 62 anni’.

L’obiettivo è arrivare a un cambiamento vero della riforma Fornero attraverso la realizzazione di un sistema equo, sostenibile, flessibile. Per i leader dei sindacati lo snodo fondamentale è il superamento della legge Fornero. Le strade sono essenzialmente due: estensione del novero dei ‘lavori gravosi e usuranti’ e, collegate a questa, ‘misure di flessibilità in uscita a partire da 62 anni’. Poi altre priorità come la pensione di garanzia per giovani e donne o l’intervento strutturale sull’Ape sociale, passando per l’incentivazione dell’adesione alla previdenza complementare e l’allargamento del perimetro della 14esima mensilità. Le pensioni non possono essere considerate solo un costo economico visto che c’è anche un tema di sostenibilità sociale.

Poi l’incontro con il premier c’è stato ma è stato ‘interlocutorio’, ovvero un incontro privo di fatti concludenti. Interlocutorio è stato quello tra governo e sindacati sulle pensioni. Cgil, Cisl e Uil lo avevano reclamato a gran voce, minacciando scioperi e invocando ‘riforme strutturali’ della previdenza, a partire dall’età d’uscita così come stabilita dalla legge Fornero. Di tutto questo non v’è traccia se si esclude una generica disponibilità di Palazzo Chigi a nuovi incontri sul tema ‘a partire da dicembre’. Del resto, sempre secondo le stesse fonti, nella manovra non vi sono le risorse per affrontare una riforma strutturale delle pensioni. Di fatto c’è che i sindacati sono stati accomodanti retrocedendo sulle intenzioni di sciopero e altro.

Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, vede in positivo l’attivazione di ‘due tavoli importanti, la cui necessità è stata sollecitata nelle settimane e nei giorni passati’.

Il leader della Cgil Maurizio Landini non vede alcuna certezza nei risultati.

Tutto quel che può esibire sul tema della manovra e delle pensioni è ‘la possibilità di un confronto che non era scontata’. Le mobilitazioni proseguono per rendere più evidente che legge di bilancio e riforme devono andare nella direzione di rimettere al centro il lavoro, i diritti, in particolare di giovani e donne. Tutto questo ‘molto interlocutorio’, soprattutto sulle pensioni. A partire dalla fine di questa settimana, probabilmente da venerdì, il ministro dell’Economia Daniele Franco avvierà le riunioni con i partiti della maggioranza per trovare una sintesi su come utilizzare gli 8 miliardi previsti in manovra per il taglio delle tasse.

Al tavolo, secondo quanto si apprende, ci saranno Laura Castelli per il M5S e Maria Cecilia Guerra per Leu, rispettivamente viceministro e sottosegretaria al Mef, per Italia Viva ci sarà il presidente della commissione Finanze della Camera Luigi Marattin, Alberto Bagnai per la Lega, Antonio Misiani per il Pd, Gilberto Pichetto, sottosegretario al Mise, per Forza Italia.

Circa Redazione

Riprova

Migranti, Meloni in pressing: l’Ue accelera

Ha partecipato anche Ursula von der Leyen alla riunione informale sul tema dei migranti promossa …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com