“La transizione ecologica ha un’importanza esistenziale per noi come individui e per noi come Italia. E’ molto importante che per sfide essenziali per l’Italia e il futuro tutti trovino il modo di andare d’accordo”. Lo ha detto il premier Mario Draghi, intervenendo all’evento ‘Lavoro ed Energia per una transizione sostenibile’.
Nella sfida della transizione ecologica dobbiamo essere “aperti a tutto, immaginare quel che è oggi impossibile diventi possibile domani: il panorama delle innovazioni mondiali che vanno a compimento in ogni momento nel mondo è straordinaria, non ci sono confini alle nostre capacità di affrontare questa sfida che è esistenziale, però dobbiamo continuare a lavorare insieme”. “La lotta al cambiamento climatico è, con il contrasto alla pandemia, la sfida più importante dei nostri tempi, esistenziale. Richiederà trasformazioni radicali di tecnologie, processi produttivi,abitudini di consumo – ha proseguito il premier – Per avere successo dovrà essere sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico. Lo Stato avrà un ruolo centrale nella gestione di questi cambiamenti. Il pubblico dovrà farsi carico di aiutare in particolare i cittadini più deboli” con “tempi della transizione rapidi, ma compatibili con la capacità di conversione delle aziende”.
“Un buon sistema di relazioni industriali è fondamentale per promuovere una crescita davvero equa e sostenibile. C’è bisogno di cooperazione costante tra industria, istituzioni, sindacati – ha sottolineato il presidente del Consiglio – Questo confronto deve allargarsi al mondo della scuola, dell’università e della formazione. Per aiutare i lavoratori di oggi e quelli di domani”.
Il governo “è pronto a intervenire di nuovo” per arginare il caro bollette, ha poi detto il premier. “Per limitare i rincari nel breve periodo e aiutare in particolare le famiglie più povere, abbiamo stanziato 1,2 miliardi di euro a giugno e oltre 3 miliardi a settembre – ha ricordato – Interveniamo in legge di bilancio e siamo pronti a continuare a farlo, con particolare attenzione per le fasce più deboli. Abbiamo chiesto alla Commissione europea di studiare soluzioni di medio periodo, ad esempio sul tema dello stoccaggio, per limitare le fluttuazioni di prezzo e i rischi per imprese e cittadini”.