“Anche quest’anno, grazie al lavoro del Comitato per lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione Europea, l’Italia è riuscita a porsi come modello a conferma della centralità di questo organismo e dell’importanza del ruolo del Parlamento. Mai come in questa fase economica e sociale, con i Paesi impegnati a fronteggiare sul piano globale gli effetti provocati dalla pandemia da Covid-19, abbiamo bisogno di un confronto serrato e di strategie per utilizzare al meglio le risorse europee. Tanto più ora che ci apprestiamo a gestire le ingenti risorse stanziate dal Pnrr e dal bilancio pluriennale per il periodo ’21-27. Ogni frode o pratica illegale nella gestione di fondi pubblici, oltre a produrre un danno per le finanze europee e nazionali, pregiudica la capacità dei programmi di spesa di promuovere la crescita e di rimuovere le disparità territoriali, economiche e sociali che sono, ad esempio, alla base della politica di coesione dell’UE”. È quanto affermato dal Presidente della Commissione per le Politiche dell’Ue alla Camera, Sergio Battelli, durante la presentazione della Relazione annuale al Parlamento – anno 2020 – del Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Ue (Colaf).
“I dati mettono in luce un panorama impressionante e cioè il fortissimo incremento, in termini finanziari, dei livelli di irregolarità e frode registrati nel 2020, addirittura nella misura del 92%, rispetto ai periodi pregressi a fronte di un decremento del numero di casi segnalati. Questa crescita, se può essere in parte giustificata dalle ripercussioni economiche generate dalla pandemia, rivela il permanere nel nostro Paese, anche nella gestione dei fondi europei, di pratiche corruttive e di infiltrazioni della criminalità organizzata. D’altro canto la chiusura di 352 dossier precedenti pone l’Italia tra i Paesi più reattivi contro gli illeciti. Io sono convinto che al sistema di controlli, interni ed esterni, sulla gestione degli stanziamenti del bilancio europeo eseguiti in gestione concorrente tra la Commissione e gli Stati membri, debba affiancarsi anche un controllo politico di portata generale” ha detto Battelli.
“Il Parlamento come sempre farà la sua parte attraverso l’esercizio rigoroso e puntuale dell’attività di vigilanza sugli organi competenti e l’adozione delle eventuali misure legislative appropriate. Mi riservo a questo riguardo, di proporre sia in seno alla Commissione da me presieduta sia ai Presidenti delle altre commissioni competenti, una analisi dei rapporti del COLAF e degli altri enti preposti al controllo di legittimità sull’utilizzo delle risorse europee a cominciare dalle relazioni della Corte dei conti, nazionale e dell’UE” ha concluso Battelli.