Amianto: ministero Interni dovrà risarcire ex finanziare vittima della fibra killer

I ministeri dell’Interno e delle Finanze, sono stati condannati dal Tribunale di Latina (sezione lavoro) in merito ad un ricorso presentato da un ex finanziere vittima dell’amianto, difeso dal presidente dell’Ona (Osservatorio nazionale amianto) Ezio Bonanni. Il ministero dell’Interno dovrà versare alla vittima due assegni vitalizi mensili di 1800 euro complessivi e un risarcimento di 90mila euro. L’ex finanziare pur essendo malato di asbestosi, patologia altamente invalidante e mortale, da una parte è stato valutato totalmente inabile (100%), dall’altra, in sede di riconoscimento di vittima del dovere, aveva in passato ottenuto solo il 5% di invalidità, rivalutata ora al 50% grazie all’accertamento tecnico d’ufficio del medico legale del Tribunale.

“Le persone si rispettano in vita, non deponendo corone d’alloro. Tuttora, sono ostaggio della burocrazia e di una giustizia amministrativa che continua a chiedere tempo, nonostante risulti affetto da una malattia amianto correlata, quasi sempre ad esito infausto. Ringrazio pubblicamente l’avvocato Bonanni per questa importante vittoria e sono fiducioso sul fatto che riuscirà a rendermi ulteriore giustizia su questa vita terrena”, ha sottolineato il finanziere Antonio Dal Cin, 52 anni, che ha contratto l’asbestosi per esposizione all’amianto all’età di 41 anni e ora ha vinto la sua battaglia giudiziaria. Antonio è vittima dell’amianto perché ha svolto servizio in particolari condizioni ambientali ed operative eccedenti l’ordinarietà, per esposizione alla fibra killer che non gli ha lasciato scampo, determinando in lui gravissime lesioni, dalle quali è salvo miracolosamente. La sentenza del Tribunale di Latina è importante perché Antonio, oltre ad essere gravemente malato, ha una situazione veramente difficile perché ha a carico, oltre alla figlia maggiorenne Jennifer, due bambini minorenni, Matteo e Anna, di 8 e 14 anni, e la coniuge con problemi di salute. “Quello di Antonio, con una valutazione medico legale del tutto errata, è solo uno dei tanti casi che purtroppo affliggono le Forze Armate e tutto il comparto sicurezza, costantemente esposto alla fibra killer, ampliamente utilizzata, fino alla messa al bando” – dichiara Ezio Bonanni – “è molto importante che il sacrificio delle Fiamme Gialle, nello svolgimento del loro dovere, sia riconosciuto, senza la necessità di adire le vie giudiziarie, questo è uno degli impegni che l’Osservatorio porta avanti da anni”.

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