Cappotto nero, guanti e commozione in una fredda serata berlinese. Così Angela Merkel si è congedata dopo 16 anni alla guida del governo tedesco, salutando con un breve discorso dopo una cerimonia militare in suo onore e dicendosi “grata” per aver ricoperto questo incarico. “I sedici anni come Cancelliera federale sono stati anni movimentati e spesso molto impegnativi – ha detto – mi hanno sfidata politicamente e come persona. E allo stesso tempo mi hanno sempre dato soddisfazione”. Gli ultimi anni sono stati particolarmente complicati a causa della pandemia e Merkel ha espresso vicinanza al personale sanitario che combatte negli ospedali e ha incoraggiato tutti ad avere fiducia nella scienza e nei vaccini.
La Germania va verso l’obbligo vaccinale, prima per alcune categorie, per tutti da febbraio e per una sorta di lockdown per i non vaccinati. A colpire i tedeschi, al di là delle sue parole, uno dei brani scelti per la cerimonia di congedo, della cantante punk tedesca Nina Hagen; una canzone del 1974 che ebbe grande successo nella ex Ddr dove allora viveva una Merkel ventenne. “La canzone è stata un punto culminante della mia gioventù, che come tutti sappiamo ha avuto luogo nella Ddr, e la canzone è venuta anche dalla Ddr e per coincidenza è anche ambientata in una regione che era il mio ex collegio elettorale. Da questo punto di vista tutto combacia” ha spiegato lei stessa. Merkel sul Covid ha parlato più volte di “situazione grave” dicendo esplicitamente che si sentirebbe meglio se la Germania fosse come l’Italia. Da qui la nuova stretta che trova d’accordo anche il socialdemocratico Olaf Scholz, il suo successore che assumerà l’incarico l’8 dicembre.