Il premier ha convocato una nuova cabina di regia per giovedì 23 per discutere nuove misure restrittive in vista del Natale
La quinta ondata Covid non accenna a frenare la sua corsa (l’Italia è avanti all’Europa, “ferma” alla quarta). Il picco atteso a Natale potrebbe tardare ancora, e intanto si diffonde a macchia d’olio la nuova temuta variante Omicron, di cui si sa ancora poco rispetto alla pericolosità e alla penetrabilità dei vaccini, ma che pare al momento estremamente più contagiosa, fino a 3,2 volte in più della Delta almeno, che già era 6 volte più infettiva del vecchio virus originale di Wuhan.
L’Italia però ha un vantaggio rispetto ad altri Paesi Ue, perché non è ancora stata “invasa” dalla nuova mutazione. Mentre la zona gialla si allarga e si iniziano a intravedere numeri da zona arancione, è fondamentale imprimere quella accelerata alle terze dosi di vaccino e far vaccinare i bambini per arrestare il più possibile la diffusione del virus mutato ancora una volta.
Indice
Vaccino Moderna, i primi dati contro la variante Omicron
Decreto Covid Natale, cosa cambia
Green pass
Obbligo tampone ai vaccinati
Centri commerciali
Super green pass
Obbligo vaccinale
Mascherine all’aperto
Case private
Vacanze di Natale più lunghe e lockdown per i non vaccinati
Vaccino Moderna, i primi dati contro la variante Omicron
Mentre ancora poco si sa sulla nuova variante Omicron, l’Europa tutta deve correre ai ripari. Ancora troppo limitati i dati in merito, ma secondo i dati rilasciati da Moderna, una dose di richiamo del suo vaccino anti-Covid aumenta significativamente il livello di anticorpi che possono contrastare la variante di Omicron.
Secondo i dati già disponibili sul vaccino Moderna, che si sta somministrando quasi ovunque in Italia per le terze dosi, la terza dose di richiamo attualmente autorizzata di 50 microgrammi (metà della dose somministrata per il ciclo vaccinale primario in cui ogni singola dose è di 100 microgrammi) ha aumentato il livello di anticorpi di circa 37 volte. Una dose completa di 100 microgrammi si è mostrata ancora più potente, aumentando i livelli di anticorpi di circa 83 volte rispetto ai livelli pre-boost.
Decreto Covid Natale, cosa cambia
Per quanto riguarda l’Italia, la linea Draghi resta solida sulla volontà di mantenere aperte tutte le attività, ma le curve salgono così rapidamente che serve ancora una volta frenare la diffusione del virus e limitare i contatti, soprattutto nei luoghi più affollati, e rafforzare l’effetto vaccino con altre misure.
Il premier ha convocato una nuova cabina di regia per giovedì 23 dicembre per discutere nuove misure restrittive, che potrebbero ancora una volta limitare il Natale degli italiani. Ecco le misure su cui sta ragionando l’esecutivo.
Green pass
Il green pass, sia nella sua versione “base” che in quella “rafforzata”, potrebbe cambiare ancora. La durata era già passata il 15 dicembre scorso da 12 a 9 mesi, e ora potrebbe venire ulteriormente contratta. Draghi e la sua squadra pensano di portare il certificato verde Covid a 7 o addirittura 5 mesi, come suggerisce il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. L’Europa intanto ha abbracciato il modello Italia e ha stabilito che gli Stati membri debbano portare la durata della certificazione a 9 mesi.
Obbligo tampone ai vaccinati
Un’altra grande novità in arrivo potrebbe essere l’obbligo di tampone anche ai vaccinati in alcuni casi specifici, cioè in quei luoghi dove si creano assembramenti e dove è impossibile mantenere il distanziamento, come feste, discoteche e stadi. Per le discoteche e le feste si immagina già l’obbligo tampone a partire dal 27 dicembre, in tempo per “arginare” i possibili effetti del Capodanno. Per gli stadi ancora tutto tace.
Centri commerciali
Sul tavolo del governo c’è anche l’ipotesi di introdurre una sorta di “filtro”anti-assembramenti specifico per i centri commerciali, notoriamente presi d’assalto nei weekend e soprattutto per Natale. I tecnici stanno valutando l’opportunità di rendere obbligatorio almeno il green pass base, come già accade per treni, aerei e mezzi di trasporto pubblico. L’alternativa potrebbe essere invece quella di contingentare gli ingressi, come già accade altrove.
Super green pass
Praticamente certo che il super green pass, introdotto dal decreto 26 novembre per rendere l’accesso a determinate attività esclusivo a chi è vaccinato o guarito dal Covid, possa essere esteso fino alla fine dello stato di emergenza, prorogato ad oggi al 31 marzo 2022 (qui tutti i luoghi in cui è obbligatorio il super green pass).
Obbligo vaccinale
Dopo l’estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie di lavoratori, il governo potrebbe allargare e rendere il vaccino necessario per tutti i lavoratori. Con l’ok già incassato da Confindustria e sindacati, la strada è già spianata ma questa decisione potrebbe anche essere rinviata e presa poi a gennaio o dopo.
Mascherine all’aperto
In zona bianca come sappiamo non vige l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, ma soprattutto per le feste di Natale sono numerosi i Comuni che hanno introdotto l’obbligatorietà almeno nelle zone centrali dello shopping. Spingono i governatori per la mascherina all’aperto, e anche alcuni ministri dicono ok, ma Draghi sembra al momento intenzionato a non esprimersi.
Case private
Per Natale nessuna stretta “privata” che riguardi le case, ma il nuovo decreto conterrà quasi certamente la “forte” raccomandazione ad evitare situazioni di rischio, come già avvenuto in passato.
Vacanze di Natale più lunghe e lockdown per i non vaccinati
Sta facendo invece parecchio discutere l’ipotesi suggerita da Massimo Galli, già direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. I bambini sotto i 5 anni che non sono vaccinati contro il Covid hanno un maggior rischio di diffondere l’infezione, dice, ma “il fatto che in questo periodo di Natale non vadano a scuola è già un elemento favorevole”. Tanto che si spinge oltre, arrivando a considerare la possibilità, “se le cose vanno veramente male con la variante Omicron, di prolungare le vacanze natalizie per i piccoli non vaccinati“.
Accanto a questo, viene messa sul tavolo l’idea di un lockdown solo per i non vaccinati, come accade già in alcuni Paesi. Un’opzione che secondo Galli “va considerata”, e che “dovrebbe servire anche come incentivo alla vaccinazione degli irriducibili, o almeno quelli che sono tali per paura o per ignoranza. Non quelli che lo sono per posizione ideologica perché, in questo caso, non si spostano dal loro punto di vista” conclude.
Al momento, però, sia per quanto riguarda le vacanze di Natale prolungate per i bambini più piccoli sia il lockdown per chi non ha fatto il vaccino non c’è alcuna presa di posizione da parte del governo, ed è probabile che non si andrà in questa direzione.
Il virologo Guido Silvestri esorta tutti a non usare la variante Omicron per alimentare il panico sul Covid
Evitiamo di usare la variante Omicron per “spargere panico come se fosse parmigiano sulla pasta”. Così il virologo Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta, commenta in un post su Facebook l’ipotesi, al vaglio del Governo, del tampone obbligatorio anche per i vaccinati per accedere agli eventi e ai luoghi in cui si creano assembramenti.
Silvestri boccia le ipotesi di nuove misure restrittive, come il tampone anche per i possessori del super Green pass, in quanto la continua minaccia di nuove restrizioni alimenta il panico e crea danni enormi.
“Il Covid per le persone pienamente vaccinate ha una letalità ormai simile se non inferiore a quella dell’influenza – spiega il virologo – mentre il costante panico mediatico e la continua minaccia di nuove restrizioni – peraltro in una situazione in cui abbiamo un sesto dei morti e un quarto dei ricoverati in terapia intensiva rispetto allo scorso anno di questi tempi – sta facendo danni enormi sia a livello socio-economico che psicologico”.
Il panico, argomenta, non serve a nulla. E se si vuole fare qualcosa per contrastare l’aumento dei contagi bisogna fare cose utili e non dannose, “evitando di scatenare una ‘ammuina’ pseudo-scientifica solo per placare la solita triade viziosa di esperti (ed ‘esperti’) che vedono solo i rischi del virus, di politici paurosi e calcolatori, e di media catastrofisti che vivono solo di brutte notizie”.
Secondo Silvestri bisogna mostrare calma e continuare con le armi in nostro possesso: dunque spingere per la vaccinazione della fascia 5-11 anni, accelerare con le terze dosi e spiegare “pazientemente e pacatamente alla popolazione perché i vaccini sono la nostra atomica contro il virus (ed evitando sia di criminalizzare gli esitanti che di ventilare assurde restrizioni ai vaccinati)”.
“Allo stesso modo – continua – insistiamo con il super Green pass, misura a mio avviso giusta e sensata, acceleriamo con gli antivirali e facciamo il possibile per aumentare la capacità e l’operatività del sistema ospedaliero, rapidamente e senza lesinare sulle risorse”.
“Ma per carità – esorta Silvestri – basta con questa corsa al panico, e cerchiamo di mostrare un po’ di calma e coraggio di fronte al fuoco nemico. Lo hanno fatto gli inglesi sotto le bombe di Hitler (“keep calm and carry on”) e non lo possiamo fare noi di fronte ad una situazione come quella odierna?”.
Secondo Guido Silvestri “va benissimo aspettare altre due o tre settimane prima di concludere con certezza che Omicron causi una malattia più lieve di Delta, ma evitiamo di usare questa variante per spargere panico come se fosse parmigiano sulla pasta”.
Virologi e immunologi non sono tutti d’accordo con la linea dell’esecutivo sulle misure anti Covid che saranno attuate sotto Natale e Capodanno
Le prime informazioni sulla variante Omicron in arrivo dal Sudafrica, dove questa mutazione del coronavirus si è diffusa per prima, indicano, sottolinea il virologo, una minore letalità.
I dati dal Sudafrica – spiega Silvestri – dove i vaccinati sono meno del 50% della popolazione e dove i casi sembrano già aver rallentato, ci dicono che la letalità calcolata (numero morti/numero casi) è stata del 2,52% nella prima ondata, del 4,01% nella seconda ondata, del 2,55% nella terza ondata, e al momento è ferma allo 0,24% per l’ondata Omicron”.