Scontri tra manifestanti e polizia si sono registrati davanti al Palamento a Sofia, in Bulgaria, dove oltre un migliaio di sostenitori del partito nazionalista Vasrazhdane (Rinascita), tutti senza mascherina, hanno contestato le misure messe in campo per frenare la diffusione del virus, accusando il governo di limitare le libertà individuali. Un gruppo di dimostranti ‘no green pass’ ha superato il cordone delle forze di sicurezza, massicciamente dispiegate, e ha raggiunto l’ingresso principale del Parlamento ma senza riuscire entrare. Secondo il Sofia Globe, i manifestanti sono arrivati a Sofia da differenti città della Bulgaria a bordo di bus organizzati dal partito “filo-Cremlino” Vasrazhdane. Alcuni manifestanti, uno dei quali trovato in possesso di un’arma da fuoco, sono stati arrestati e quattro agenti sono stati portati in ospedale dopo gli scontri. La protesta è iniziata quando si è conclusa la seduta del Parlamento, mentre le riunioni programmate per il pomeriggio sono state annullate.
I manifestanti hanno impugnato cartelli con la scritta “Giù le mani dai nostri figli” e “Vogliamo una vita normale”, ripetendo slogan come “libertà” e “Bulgaria”. Il leader di Vasrazhdane, Kostadin Kostadinov, si è rivolto alla folla tramite collegamento video. Kostadinov è in quarantena come gran parte della leadership politica bulgara che ha partecipato a una riunione nel quale era presente il presidente del Parlamento Nikola Minchev, poi risultato positivo. Il primo ministro Kiril Petkov, anche lui in isolamento, ha dichiarato in un’intervista televisiva che se non fosse stato in quarantena sarebbe stato “felice” di parlare ai manifestanti. Petkov si è anche detto disposto a ricevere una loro delegazione al termine dell’isolamento a condizione che i manifestanti siano rappresentati da “un gruppo di medici qualificati”. “Se ci sono persone della loro protesta che sono note per avere qualità professionali, saremo felici di ascoltare le loro idee per un modo più costruttivo di gestire la crisi del Covid”, ha detto Petkov, confermando l’intenzione di andare avanti con il green pass. Il numero di nuove infezioni in Bulgaria ha raggiunto ieri il record di 7.062 in 24 ore, secondo i dati ufficiali. La Bulgaria è il Paese dell’Ue più indietro come tasso di vaccinazione.