Da 6 mesi a questa parte il mercato energetico è impazzito”, spiega Marco Vignola il responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori
“Da 6 mesi a questa parte il mercato energetico è impazzito, raggiungendo dei picchi storici, caratterizzati soprattutto da un vertiginoso aumento dei prezzi all’ingrosso. Di fatto, il gas è aumentato del 500 per cento; il Pun (prezzo unico nazionale) è passato dai 30 euro Mwh di aprile 2020 ai 250 di dicembre 2021. Tutto questo, purtroppo, si è scaricato direttamente sulle bollette dei consumatori”, dice Marco Vignola, il responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Il governo – prosegue – è intervenuto per cercare di calmierare le bollette ma, nonostante abbiano speso quasi 9 miliardi, sono comunque aumentate e riguardano in modo particolare il gas di questo trimestre in cui si concentrano – rimarca a più riprese Vignola – il 50% dei consumi.
Inoltre “bisogna verificare se ci sono delle aziende che hanno generato degli extraprofitti. Come lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto, sarebbe il caso che queste aziende partecipassero, mettendo a disposizione parte di questi extraprofitti per calmierare le bollette”.