La Corea del Nord ha testato oggi due missili balistici a corto raggio verso il mar del Giappone, in quella è la sesta iniziativa del genere da inizio 2022. E’ l’ipotesi accreditata dai militari di Seul, secondo cui i lanci sono avvenuti dentro e intorno ad Hamhung, una città sulla costa orientale, intorno alle 8:05 locali (00:05 in Italia), mentre i vettori hanno volato per circa 190 chilometri a un’altitudine massima di 20 chilometri. “Per maggiori dettagli, le autorità d’intelligence di Corea del Sud e Stati Uniti stanno conducendo un’analisi dettagliata”, ha affermato il Comando di Stato maggiore sudcoreano in una nota, assicurando che le forze armate “stanno tenendo sotto controllo i relativi movimenti nordcoreani e mantenendo una postura di prontezza”. Per quanto riguarda il tipo di missili usati, le autorità militari stanno esaminando “tutte le possibilità”, inclusi i lanciarazzi multipli, ma l’ipotesi che è più accreditata è quella dei due missili balistici a corto raggio avendo per obiettivo l’isola di Al, al largo della città di Rason.
Il Consiglio di sicurezza nazionale di Seul ha tenuto una riunione di emergenza e ha definito l’ultimo lancio del Nord “molto deplorevole”. Mentre, in una nota, il comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti ha spiegato di essere a conoscenza dei “lanci di missili balistici”, ma ha valutato che l’operazione “non costituisse una minaccia immediata per il personale o il territorio Usa o per i nostri alleati”, condannando comunque la mossa per “l’impatto destabilizzante del programma di armi illecite” di Pyongyang sulla regione. Appena martedì, il Nord si ritiene abbia testato almeno due missili da crociera da un’area interna martedì dopo quattro lanci fatti in precedenza, di cui due, il 5 e l’11 gennaio, di vettori ipersonici. Il 14 gennaio, invece, è stata la volta del missile KN-23, modellato sul vettore balistico russo Iskander, e la sua versione del sistema missilistico tattico dell’esercito americano (Atacms), nota come KN-24, appena tre giorni dopo. L’attivismo del Paese eremita cade quando gli Usa hanno intensificato la pressione delle sanzioni in un periodo di stallo prolungato dei negoziati sul nucleare.