Sono circolate alcune voci circa le possibili dimissioni di Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico e numero due della Lega. Nel pomeriggio è arrivato un primo chiarimento: al termine di un incontro con il leader leghista Matteo Salvini, Giorgetti ha espresso il desiderio di un rinnovamento all’interno del Governo.
“Dimissioni? Per affrontare questa nuova fase serve una messa a punto: il Governo con la sua maggioranza adotti un nuovo tipo di metodo di lavoro che ci permetta di affrontare in maniera costruttiva i tanti dossier, anche divisi, per non trasformare quest’anno in una lunghissima, dannosa campagna elettorale che non serve al paese”, ha detto Giorgetti.
Il leader della Lega Matteo Salvini, a chi gli ha chiesto se fosse in vista un rimpasto di governo, ha risposto: “Io sono felice che la Lega sia stata protagonista della chiusura di questa settimana di veti e conto che lunedì, in un incontro a tre, Draghi Giorgetti e Salvini, ci siano tutti i chiarimenti necessari. Mi sembrava giusto rispettare la chiusura della partita del Quirinale. Ho scritto a Draghi e chiesto un incontro a tre per dire come lavorare al meglio il prossimo anno”.
Durante le intense ore di trattative per l’elezione del presidente della Repubblica, che si sono concluse con l’accordo di affidare nuovamente l’incarico settennale a Sergio Mattarella, qualcuno aveva collegato le voci di dimissioni di Giorgetti proprio alla decisione di rieleggere il presidente uscente.
I capigruppo si sono recati al Quirinale per chiedere a Mattarella di accettare un secondo mandato, e lui si è reso disponibile “nonostante avesse altri piani per il futuro”.
Giorgetti, invece, aveva in precedenza espresso la forte e precisa volontà di portare Draghi al Quirinale.
Ma sempre dopo l’incontro con Salvini, Giorgetti ha affermato: “Sono felice che Mattarella abbia accettato con senso di responsabilità l’intenzione del Parlamento di indicarlo alla presidenza della Repubblica”.
Le due anime della Lega: Salvini e Giorgetti
Nei mesi precedenti, Giorgetti aveva fatto molto parlare di sé in seguito ad alcune affermazioni che potevano lasciar trapelare un’aria di spaccature all’interno della Lega, soprattutto in merito alla leadership di Salvini. Voci che poi sono state messe a tacere dopo il Consiglio federale della Lega, in cui il segretario ha fissato alcuni punti.
Il segretario della Lega Matteo Salvini e il vice Giancarlo Giorgetti
I due da sempre incarnano due diverse anime che convivono all’interno della Lega: mentre Salvini è il volto e la voce, ed è stato definito da Giorgetti “un campione d’incassi nei film western”, l’altro è più pacato, meno incline ad apparire in pubblico.
Inoltre, se Salvini incarna lo spirito sovranista della Lega, Giorgetti protende invece verso un’ideale più moderato e liberale, più affine al Ppe.