Il nuovo libro di Giovanni Capurso “Anselm Grün – Una spiritualità per il nostro tempo” è una ricostruzione dei grandi temi affrontati da pater Anselm negli anni. Da essa emerge una spiritualità che, senza rinunciare ai tratti fondanti del cristianesimo, dialoga con il nostro tempo inquieto e complesso.
“Pretendere di circoscrivere il pensiero di Anselm Grün in un solo libro”, dichiara l’autore “è praticamente impossibile, quindi i temi affrontati sono quelli che si legano soprattutto con i miei studi della morale, della psicologia e della psicanalisi”.
Il testo, pubblicato dalla storica casa editrice torinese Elledici nel febbraio 2022, segue la precedente pubblicazione intervista “L’angelo della speranza”, e si rivolge a chi vuole avere un’idea più chiara del grande pensatore benedettino e più in generale a chi vuole aprire un dialogo con se stesso, comprese quelle ombre dalle quali vorremmo fuggire ma che ci appartengono. Di certo non è un libro da consumo.
Inoltrarsi negli scritti di Anselm Grün è come muoversi in un piacevole percorso fatto di tante viuzze che si intersecano tra loro. Innumerevoli sono gli spunti, i consigli e le meditazioni da lui sviluppati in grado di arricchire il nostro spirito; sono lampi di luce che si aprono nella nostra mente e nel nostro cuore. Dalle sue meditazioni genuine possiamo cogliere gli interrogativi che nascono, non solo dalla solitudine di una cella e dalla profondità della preghiera, ma dall’acuta osservazione di un consigliere spirituale.
Di queste diramazioni perciò l’autore ha dovuto imboccarne una. Il taglio che ha dato in questo invito alla lettura del pensiero del monaco benedettino è soprattutto legato alle sue preferenze nell’ambito dello studio delle scienze umane, della filosofia e della psicologia, in particolare junghiana.
Di certo c’è un aspetto che balza immediatamente agli occhi leggendo i libri di padre Anselm: la propensione a trovare del buono in qualsiasi difficoltà in cui possa incorrere l’uomo nel cammino della sua vita. Possiamo paragonare i suoi libri a dei cartelli stradali, frutto di lunghe elaborazioni interiori originate dell’ascolto delle ferite di anime che vanno a trovarlo da decenni. Nelle sue meditazioni traspare un ottimismo di fondo, proprio di chi vive a stretto contatto con le sorgenti della spiritualità. Il modo in cui viviamo la vita, in fondo, dipende da noi, da come ci poniamo dinanzi ad essa; certo, sempre rafforzati e guidati dalla fede in Dio.
Padre Anselm, per questo, è un maestro dello spirito che rielabora ricette antiche che provengono dai Padri del deserto e dall’insegnamento di San Benedetto per riproporle in una forma fresca e attuale. Quella che ci propone è una spiritualità cristiana che parla all’uomo del nostro tempo.
È questo il suo più grande merito.
Sinossi:
In quale modo il cristianesimo può proporsi all’uomo del nostro tempo? Come può rispondere ai suoi bisogni più profondi? Come può dialogare con la psicologia e le scienze umane? In questa introduzione al pensiero di Anselm Grün, monaco benedettino e uno dei massimi scrittori della spiritualità cristiana, l’autore, Giovanni Capurso, si sofferma sui tratti principali del suo insegnamento.
Padre Anselm, dice l’autore, è un maestro dello spirito che rielabora ricette antiche che provengono dai Padri del deserto e dall’insegnamento di San Benedetto per riproporle in una forma fresca e attuale. Quella che ci consegna è una spiritualità cristiana che dialoga con le difficoltà e le cadute dell’uomo.
L’autore:
Giovanni Capurso nasce a Molfetta (BA) nel 1978. È docente, saggista e scrittore. Tra le sue pubblicazioni recenti ci sono “La vita dei pesci” (Manni) e “Il sentiero dei figli orfani” (Alter ego) e “La ghianda e la spiga” (Progedit). Nel 2020 ha anche pubblicato il libro intervista “L’angelo della speranza. Colloqui con Anselm Grün” (Elledici) che affronta le ataviche questioni del bene e del male, del senso della vita, dei cambiamenti del mondo. Scrive regolarmente per periodici e blog culturali.