La condizione sociale delle Sicilia è drammatica: le giovani generazioni sono costrette a partire per lavorare o studiare, il tessuto produttivo è colpito dalle scelte speculative del padronato, interno e internazionale, come dimostra il clamoroso caso Pfizer, precariato e lavoro nero dilagano, i servizi pubblici, dalla sanità alla scuola, continuano a essere smantellati nonostante la pandemia. Continua il dominio di un pervasivo sistema affaristico-mafioso. L’ambiente viene devastato e l’intera isola trasformata in una piattaforma militare USA.
Le amministrazioni di destra e di centro sinistra che fino ad oggi si sono alternate al governo della nostra regione, e che governano insieme a livello nazionale, non sono riuscite in nessun modo a migliorare le sorti delle siciliane e dei siciliani, occupandosi esclusivamente di perpetrare il proprio potere con una continuità disarmante, condannando la Sicilia a un futuro sempre uguale al passato e privo di qualsiasi speranza in un cambiamento necessario.
La Sicilia è, però, anche molto altro. Tra la lotta alla sopravvivenza a cui la politica e il malaffare hanno condannato milioni di persone e lo scoramento prodotto da decenni di promesse mai mantenute, sono tantissime le cittadine e i cittadini, le associazioni, i comitati, le realtà politiche, sociali e culturali che si spendono ogni giorno per il miglioramento delle condizioni di vita nella nostra terra, resistendo spesso agli attacchi di chi vorrebbe che tutto resti immutato e provando a colmare le voragini lasciate dalla politica in decenni di mala gestione e privatizzazioni.
Crediamo sia necessario ripartire da questa Sicilia, quella che senza avere e volere nulla in cambio resiste e si organizza per difendere la nostra gente e i nostri territori, i più deboli, le periferie, i diritti di chi lavora o un lavoro non ce l’ha, di chi arriva qui in cerca di una vita migliore o è costretto ad andare lontano. Crediamo che questa Sicilia possa essere il punto di partenza per un’alternativa ai soliti noti, un’alternativa possibile affinché una nuova pagina di storia per la nostra terra sia finalmente una speranza concreta da perseguire con ogni mezzo. Metterci a disposizione e costruirla, partecipare, oggi è un dovere per tutte e tutti noi che continuiamo a credere in un futuro radicalmente diverso da questo presente.
Ci rivolgiamo, dunque, a quante e quanti sono disponibili a condividere un percorso che veda il popolo siciliano protagonista di un riscatto fondato su politiche di pace e accoglienza, sulla smilitarizzazione dell’isola, sulla gestione pubblica dei beni comuni, contro ogni ipotesi di penalizzazione del sud.
Roberto Bauccio – direzione nazionale PCI
Mimmo Cosentino – direzione nazionale di Rifondazione Comunista
Elena Majorana – direzione nazionale di Sinistra Anticapitalista
Christian Marino – coordinamento nazionale di Potere al Popolo |