L’Istituto di analisi francese (1717) ha condannato la massiccia campagna di propaganda e disinformazione lanciata dall’Occidente contro la Russia, considerandola una “mobilitazione generale e un passo per coinvolgere i paesi occidentali in una guerra non dichiarata contro Mosca”.
“Abbiamo assistito a una mobilitazione generale dell’Occidente per manipolare l’opinione pubblica e dirigerla contro la Russia”, ha riferito l’agenzia di stampa TASS, citando il direttore del centro, Emmanuel Leroy, e il suo segretario generale, Olivier Roy, in una dichiarazione congiunta.
Hanno sottolineato che “è necessario che la pace torni in Ucraina il prima possibile e che l’umanità si liberi dell’oligarchia anglosassone che da secoli alimenta l’odio e terrorizza le persone”.
La dichiarazione invitava la Francia a ritirarsi dalla NATO per creare una nuova alleanza franco-russa.
La novità di oggi è che il 83% degli Italiani ha compreso la trappola nella quale siamo caduti. Questo emerge dal sondaggio di Emg e Demopolis riportato dal Fatto Quotidiano. Gli Italiani intervistati infatti sono contro la guerra. Una maggioranza schiacciante è contraria, alla richiesta della no-fly zone avanzata dal premier ucraino Zelensky, perché determinerebbe un’escalation che potrebbe portare alla terza guerra mondiale.
In maggioranza (53%) sono contrari all’invio di armi a Kiev ed il 62% è categoricamente contro l’entrata in guerra della Nato contro la Russia, in linea con la nostra Carta costituzionale.
In maggioranza (53%) sono contrari all’invio di armi a Kiev ed il 62% è categoricamente contro l’entrata in guerra della Nato contro la Russia, in linea con la nostra Carta costituzionale.
L’Italia è un paese pacifico, al punto che il ripudio della guerra è nella nostra Costituzione. Essere contro la guerra non fa di un cittadino un filorusso o un filo-ucraino, ma è una scelta per la vita: la vita propria e degli altri. Schierarsi per la guerra è una delle allucinazioni derivate del clima d’odio creato da questo governo.
Quando ho votato contro l’invio di armi all’Ucraina e le sanzioni autolesioniste alla Russia, sono stata attaccata pubblicamente. Ma ero consapevole che la neutralità fosse la scelta giusta per il nostro Paese. Sono felice che questo sentimento stia prendendo piede.
Fermiamo la guerra e preveniamo le devastanti conseguenze che essa porta sempre con sè.